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Lazio, il legale: “Bisogna capire cosa è successo, il provvedimento dell’ASL non è stato chiaro”

(Photo by Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images)

Quest’oggi Gianmichele Gentile ha parlato della Lazio e la situazione dell’ASL legata alla squadra. I capitolini, infatti, non hanno ottenuto il successo a tavolino con il Torino. Il legale della squadra biancoceleste ha rilasciato...

Edoardo Riccio

Quest'oggi Gianmichele Gentile ha parlato della Lazio e la situazione dell'ASL legata alla squadra. I capitolini, infatti, non hanno ottenuto il successo a tavolino con il Torino. Il legale della squadra biancoceleste ha rilasciato alcune dichiarazioni importanti a riguardo.

Lazio, il legale: "Nessuna denuncia all'ASL, ma non c'è stata chiarezza"

 (Getty Images)

Di seguito le parole espresse dal legato Gentile:

Su un'eventuale denuncia all'ASL

"Non sarà effettuata nessuna denuncia, ma c’è la necessità di capire cosa è successo con il provvedimento dell’ASL perché non è chiaro. Lo stesso giudice sportivo ha rilevato questo. La Lazio andrà fino al terzo grado e anche oltre".

Sulla vittoria a tavolino

"Il problema riguarda il protocollo, i provvedimenti della Lega e della FIGC perché se la disciplina è legata ad un’autorità che viene dall’esterno per cui l’ASL dice che non si gioca, vuol dire che non si gioca. A quel punto qualunque cosa dica l’Asl, l’autorità sportiva non può sindacare. Allora quello che è il principio sindacale, cioè l’autonomia dell’ordinamento sportivo rispetto allo stato, crea una turbolenza. A quel punto l’ordinamento sportivo muore. Non può sindacare quel provvedimento e non può vedere se quel provvedimento è giusto o meno. In una situazione come questa, come una Lazio-Torino teorica, dove c’è un provvedimento dato con l’anticipo di 7 giorni. Non ci sono state analisi e poi viene prorogato di un giorno senza alcun motivo.

Parliamo per logica se a me si dice che sono gravemente infetto, mi si può dire che da domani non posso andare in giro? Chiaramente no. Mi chiedo: Il giorno dell’inizio dell’isolamento è oggi o domani!? Non è un problema di contrasto tra Cairo e Lotito. È un problema più ampio: si tratta di capire quello che deve fare il campionato in situazioni come questa".

Sul presunto rapporto di inimicizia tra Lotito e Cairo

"Se i due presidenti si scontrano non riguarda l’ordinamento giuridico. Io dico che c’è un buco nell’ordinamento sportivo per quanto riguarda la disciplina covid, la disciplina d’emergenza. I provvedimenti emanati fino ad oggi dall’ordinamento sportivo non risolvono il problema.

Il Napoli aveva una situazione che era precipitata il giorno prima. Qui c’era una situazione che durava da una settimana e si era risolta. Mi chiedo: quale controllo si può fare sul provvedimento dell’ASL?! Cosa si deve fare, si ferma tutto?! Si ferma tutto".

Sulla possibilità di fermare il Campionato

"Non sono d'accordo, però dico che nel momento in cui arriva un provvedimento di un’Asl che dice che la squadra non può partire, e che io non posso sindacare, questo vuol dire che altri potrebbero farlo e si crea un problema".

Sulla vicenda tamponi

"Il Torino ha fatto un intervento su questa vicenda per sostenere l’accusa. Ma qui c’è un problema: chi deve comunicare all’Asl i positivi. Dicono che deve essere la società".

Sulla possibilità di una comunicazione da parte del laboratorio

"I regolamenti UEFA dicono che il laboratorio, nel caso delle competizioni UEFA Synlab è il laboratorio di riferimento, deve comunicarlo all’autorità pubblica di sanità. In questo procedimento si dice di no".

Sulla Lega Calcio

"Il sistema tamponi è nato ed è stato regolamentato quando i laboratori privati non c’erano e i tamponi si facevano solo presso le ASL. Io faccio un discorso banale: quando la sera sentiamo che sono stati fatti 20.000 tamponi, come fanno a saperlo?! Glieli ha dati la Lazio o il Napoli?!".