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GENOA, ITALY - NOVEMBER 04: Nicolo Rovella of Genoa CFC takes on Tomas Rincon and Amer Gojak during the Serie A match between Genoa CFC and Torino FC at Stadio Luigi Ferraris on November 04, 2020 in Genoa, Italy. (Photo by Jonathan Moscrop/Getty Images)
I giornalisti del Fatto Quotidiano (versione online) hanno appena pubblicato un lungo articolo sulla Juventus dal titolo: "I Giochi Preziosi della Vecchia Signora: i 38 milioni per Rovella dimostrano che il Covid non ha insegnato nulla al calcio italiano". L'argomento è il tanto discusso trasferimento del giovane Rovella. Ecco un estratto pubblicato dalla nostra redazione:
Nicolò Rovella è uno dei migliori giovani del campionato: gioca titolare a 19 anni in un ruolo nevralgico del campionato, mostra tecnica e personalità, molti lo indicano come il futuro del calcio italiano. Potrebbe essere ma anche non essere, se ne sono viste tante di promesse non mantenute, di sicuro è un prospetto interessante. Il suo contratto è in scadenza a giugno, da oggi qualsiasi squadra avrebbe potuto ingaggiarlo a parametro zero, invece la Juventus l’ha appena acquistato per una cifra potenziale di 38 milioni di euro. Perché nel pallone italiano una mano lava l’altra. In questo caso specifico, quelle della Juve e del Genoa, protagonisti dell’ennesimo scambio, affare, furbata, scandalo – scegliete voi la parola che preferite – di calciomercato.
Ad ogni sessione, la stessa storia: da anni ormai la parolina magica è “plusvalenza”. Così si spiega anche l’affaire Rovella. Il valore, già di per sé spropositato per un ragazzino con una manciata di presenze in A, quasi grottesco visto il contratto in scadenza, ha un senso grazie ai trasferimenti che completano l’operazione.
È vero, la Juve paga 38 milioni per Rovella (per la precisione 18 in 3 anni, più 20 di bonus), ma il Genoa ricambia sborsando 10 milioni per Manolo Portanova (ragazzino della Primavera intravisto per un paio di spezzoni in prima squadra) e 8 milioni per Elia Petrelli che in Serie A non ha mai nemmeno messo piede. Secondo il portale Transfermarkt, i due hanno un valore rispettivamente di un milione e appena 250 mila euro, invece il Genoa li valuta complessivamente quasi 30.
Ora è tutto più chiaro: Juventus e Genoa si sono semplicemente scambiati un favore. I bianconeri hanno salvato per l’ennesima volta Preziosi, che rischiava di perdere a zero uno dei pochi giocatori capitalizzabili, in un momento di grave crisi finanziaria. In cambio, la Juve ha creato dal nulla una plusvalenza di 17 milioni, utilissima per aggiustare il bilancio che piange. Soldi veri ne gireranno pochi, forse nessuno, ma poco importa: ci guadagnano tutti.
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