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Caso stipendi, la Juve si difende: “Indagine della FIGC? Lealtà sportiva rispettata”

juventus
Tramite un comunicato ufficiale, il club bianconero ha ribadito la propria posizione riguardante l'inchiesta aperta dalla Procura Federla

In Serie A continua a far discutere il caso relativo alla manovra stipendi che vede coinvolta la Juventus di Massimiliano Allegri. Infatti, come riportato in un comunicato ufficiale del club bianconero, nella data odierna la Procura Federale ha notificato la conclusione delle indagine relative alla manovra stipendi delle stagioni sportive 2019/2020 e 2020/2021. Ecco quanto, delle parole della società torinese, è stato evidenziato da Calcionapoli1926.it.

Manovra stipendi, la Juventus si difende: il comunicato ufficiale del club

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Di seguito il comunicato ufficiale rilasciato dalla Juventus sul proprio sito: "Juventus Football Club S.p.A comunica che la Procura Federale presso la F.I.G.C. ha notificato in data odierna a Juventus e ad alcuni suoi esponenti attuali e passati la Comunicazione di conclusione delle indagini relative alla c.d. “manovra stipendi della stagione sportiva 2019/2020”, alla c.d. "manovra stipendi della stagione sportiva 2020/2021", ai rapporti tra la Società e taluni agenti sportivi, nonché a taluni presunti "rapporti di partnership" tra Juventus e altri club. La Procura Federale, anche in virtù di asserite violazioni contabili, ha ipotizzato la violazione dell’articolo 4, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva".

"In virtù delle ragioni già illustrate, inter alia, nella Relazione finanziaria annuale al 30 giugno 2022 e nella Relazione finanziaria semestrale consolidata al 31 dicembre 2022, la Società ritiene di aver applicato correttamente i rilevanti principi contabili internazionali, nonché di aver operato nel pieno rispetto del principio di lealtà sportiva. Per maggiori informazioni, si rinvia alle relazioni finanziarie citate, nonché ai comunicati stampa diffusi dalla Società in data 2 dicembre 2022 e 24 marzo 2023. Si precisa che la Comunicazione trasmessa non costituisce esercizio dell’azione disciplinare da parte della Procura Federale; la Società potrà ora avere accesso agli atti e articolare le proprie difese nei termini previsti dal Codice di Giustizia Sportiva".