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Juve, Nedved chiarisce tutto: “Pirlo confermato per la prossima stagione, CR7…”

Getty Images

Pavel Nedved, vicepresidente della Juventus, è intervenuto ai microfoni di DAZN per parlare del futuro della società e dell’allenatore, Andrea Pirlo. Molti dubbi anche su Cristiano Ronaldo, che sembrerebbe “stanco” di perdere,...

Francesco Melluccio

Pavel Nedved, vicepresidente della Juventus, è intervenuto ai microfoni di DAZNper parlare del futuro della società e dell'allenatore, AndreaPirlo. Molti dubbi anche su CristianoRonaldo, che sembrerebbe "stanco" di perdere, data l'abitudine (ai tempi del Real Madrid) a portare nella propria bacheca ogni trofeo possibile.

LE PAROLE DI PAVEL NEDVED SUL FUTURO DELLA JUVE

BENEVENTO, ITALY - NOVEMBER 28: Juventus Pavel Nedved during the Serie A match between Benevento Calcio and Juventus at Stadio Ciro Vigorito on November 28, 2020 in Benevento, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Di seguito le parole del vicepresidente della Juventus Pavel Nedved, ai microfoni di DAZN.

"Pirlo è e sarà l’allenatore della Juventus, al 100%. Abbiamo sposato un progetto con Andrea, sapendo delle difficoltà che ci sarebbero state. Volevamo fare qualcosa in più ma non ci siamo riusciti, le difficoltà erano previste. Abbiamo un allenatore nuovo con a disposizione una rosa molto ringiovanita. Siamo molto tranquilli, sulla via che volevamo e manteniamo questa strada. Ha tutto per diventare un grandissimo allenatore, anche perché “grandissimo” lo diventi dopo dieci, quindici, venti anni di lavoro in cui tutti riconoscono la tua grandezza per quello che hai vinto. Fare delle promesse, dopo sei mesi, è difficile.

Allegri? Mi hanno fatto piacere le parole di Max. Lui ha vissuto con noi anni bellissimi, abbiamo condiviso soprattutto delle gioie, lui ha fatto la storia della Juve. Credo che la nostra separazione sia arrivata in modo naturale e per questo non c’è alcun pentimento.

CR7? Sia a livello tecnico che di immagine ci ha dato uno slancio verso l’olimpo del calcio. Sul livello tecnico, non si può dire nulla. Ha segnato più di 100 goal in 120 partite, ci ha trascinato in Champions, possiamo criticarlo perché tutti noi siamo criticabili e dobbiamo accettare le critiche quando sbagliamo. Ma mettere in dubbio i suoi numeri e quello che dimostra in ogni partita, per me, non è giusto. E’ un ragazzo molto semplice, anche se da fuori non sembra. I bambini studieranno il suo corpo e la sua carriera: il prototipo di un giocatore moderno che con un talento immenso e con tantissimo lavoro ha raggiunto degli obiettivi incredibili".