08:23 min

serie a

Cucci mette i “puntini sulle i”: “Messi non c’entra niente con Maradona. Vi spiego”

Giovanni Ibello

Così Italo Cucci a Radio Napoli Centrale: le sue dichiarazioni

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Italo Cucci, editorialista Corriere dello Sport. Ecco quanto delle sue parole, è stato evidenziato da CalcioNapoli1926.it:

Così Italo Cucci a Radio Napoli Centrale: le sue dichiarazioni

—  

 

"Ho vissuto questo Mondiale in poltrona, con un bicchierino vicino e tanto divertimento. Mi auguro che Mancini non si perda la finale, c’è sempre qualcosa da imparare dagli altri. Messi o Mbappé? So che in genere, in questi tempi e da queste parti, si dice sempre Messi. Mi sono raccomandato di non fare troppi paragoni con Maradona che non c’entra niente. Devo dire la verità: la freschezza della Francia di Mbappé dice qualcosa di più in questo Mondiale, mente dall’altra parte è tutto addosso a Messi che è diventato un ‘gigantino’. Ha una faccia diversa dal solito, come un combattente, è una finale egregia. Vediamo cosa accade domenica, vorrei che almeno la finale fosse limpida. Sono partito con la formula a me cara catenaccio e contropiede, l’Argentina è riuscita a fare una partita notevole esibendo un contropiede di lusso. Oggi ho sentito dire che sono tornate di moda le fasce, se si gioca in una certa maniera, credo che ci siano più ali che sanno rientrare. Vediamo Griezmann, non gli si può mettere una sigla, la bellezza della Francia è avere una molteplicità di giocatori molto duttili. Il mio libro? Un repertorio fotografico esclusivo.

La precisazione sulla sua opera

Devo chiarie che non è un libro tifoso, ma di storia. È in libreria da una settimana, un classico regalo di Natale, credo sia il libro più completo sulla storia della famiglia. Del Piero ha dedicato tutto sé stesso all’avvocato Agnelli, così come Capello vuole indietro i suoi scudetti mandando una sfida. Nel libro concludo dicendo che su Andrea Agnelli si può dire, ma 9 scudetti sono 9 scudetti, quindi resterà nella storia, soprattutto se sarà l’ultimo Agnelli. Terremoto Juventus?  Prendersela con Andrea è abbastanza comodo. Dopo Marotta, tutti coloro che hanno girato attorno a lui non erano all’altezza di una famiglia che per 100 anni ha avuto la squadra più prestigiosa del campionato. Paratici? Dilettanti allo sbaraglio o arroganti un po’ stupidi, a proposito ho citato una battuta di Mao Zedong: ‘Colpirne uno per educarne cento’.

Sul suo incontro con Cairo

Una mattina ho incontrato Cairo e mi ha detto: ‘Ho l’impressione che la Juventus le cose non le abbia fatte da sola’. Il problema della Juventus è la Consob. L’uscita annunciata della Juve dalla borsa mi riporta trionfante ai giorni in cui il calcio decide di andare in borsa ed io mi battei per dire che era un crimine sportivo. A quei tempi, Sandulli era uno dei miei pochi alleati su quel fronte, così come io ero sempre vicino a lui sulla responsabilità oggettiva. Proprio in questi giorni sta succedendo qualcosa che riguarda il Qatar e siamo messi così male che sembra siamo i colpevoli di tutto, c’è chi invece ne ha di più. Quando parliamo degli scandali nostri sembra che ci divertiamo ignorando quelli degli altri, ignorando il fai play e tante altre cose".