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Inter, Inzaghi: “Con il Napoli non sarà semplice, ecco cosa occorre per vincere”

Inzaghi
Conferenza stampa dell'allenatore dell'Inter alla vigilia della partita con il Napoli di Supercoppa: le dichiarazioni rilasciate
Edoardo Riccio
Edoardo Riccio Giornalista 

Alle 8.30 Simone Inzaghi e Lautaro presentano in conferenza la sfida al Napoli, valida per la finale della Supercoppa italiana, in programma lunedì alle 20.00 allo stadio Al-Awwal Park. Insidie della gara? "È una finale, bisogna fare attenzione. Si tratta di una finale da organizzare in meno di due giorni, ci sono tante insidie. Ma dobbiamo lavorare come fatto in questo periodo, manca l'ultimo passo con i campioni d'Italia. Hanno perso punti in campionato, ma il Napoli ha qualità. Dovremmo fare una grande gara". Cosa avrebbe di diverso questa Supercoppa? "Sarebbe importante vincere, si tratterebbe della seconda volta nella storia che un club italiano vinca tre volte consecutive dopo il Milan. Vogliamo ancora farlo, ma servirà una grande gara". Cambiamenti di formazioni? "C'era un po' di stanchezza ieri, l'allenamento odierno sarà più indicativo. Non ho idea della formazione, valuterò in base alle condizioni dei ragazzi i quali hanno giocato in semifinale".

Come si va ad aprire la difesa del Napoli? Ci tiene al record di Lippi e Capello? "Tengo a vincere più per l'Inter che per Simone Inzaghi. Ho fatto i complimenti ai ragazzi, i quali antepongono l'Inter alle gioie personali. Per quanto concerne il Napoli, ha cambiato modulo ed ha vinto. La Fiorentina ha un gran possesso palla, ci sta che gli azzurri abbiano tenuto meno la sfera. C'era già Mazzarri nello scontro vinto di recente. L'ultima volta che li abbiamo affrontati giocavano con un altro modulo, ma domani conteranno le motivazioni". Differenze con la gara del Maradona? "Contesto e preparazione, avevamo avuto più giorni in quella circostanza per la preparazione della gara. Avevamo più tempo entrambe, arriveremo nelle stesse condizioni. Non deve mancare l'intensità di quella sera". Importanza di Lautaro? "È un capitano rilevante, sta facendo un gran lavoro dentro e fuori dal campo. Contento per lui e i ragazzi, stanno svolgendo un operato importante, ma non basta. Dobbiamo dare continuità a questo momento".


Quanto conta il lavoro psicologico? "Le distanze sono cruciali soprattutto nel calcio odierno per la facilità di copertura e per evitare i contropiedi. Bisogna cercare di recuperare energie fisiche e mentali. Ma conta anche il lavoro tattico, tentiamo sempre di dare gli strumenti a tutti i ragazzi atti a sapere cosa fare in campo". Messaggio per il campionato con un'eventuale vittoria? "Sarebbe chiaramente un bel segnale per il campionato vincere il torneo. Ci sarà un tutto esaurito allo stadio, conta sempre arrivare in finale e magari...vincerle. Sarà un gran campionato molto aperto, le squadre si daranno battaglia". Te ne intendi di ippica? "Non mi intento di ippica, ma solo.di Inter e di calcio. Giocava solo a pallone e continuo a farlo in allenamento con i ragazzi o a casa". Tifosi Inter? "Ne vidi tanto l'anno scorso e ne ho visti tanti anche quest'anno fuori il nostro albergo e allo stadio.. Sono felice della tifoseria nerazzurra e spero che ci siano sempre più sostenitori dell'Inter".

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