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Inter, timore di un focolaio dopo la positività di Handanovic: a rischio altri sette nerazzurri

Domenico D'Ausilio

Inter con il fiato sospeso dopo la positività al Covid-19 di Handanovic, arrivata dopo quella di D’Ambrosio. Il portiere nerazzurro era risultato negativo al primo giro di tamponi effettuato martedì poi mercoledì pomeriggio il nuovo test...

Inter con il fiato sospeso dopo la positività al Covid-19 di Handanovic, arrivata dopo quella di D'Ambrosio. Il portiere nerazzurro era risultato negativo al primo giro di tamponi effettuato martedì poi mercoledì pomeriggio il nuovo test (non stava bene e non ha preso parte all'allenamento) che ha accertato il contagio.

Inter, timore di un focolaio dopo la positività di Handanovic

Intanto la squadra è in isolamento fiduciario, che durerà 14 giorni, con spostamenti limitati al viaggio per raggiungere Appiano Gentile. Nuovi tamponi sono previsti anche venerdì, con risultati sabato, il giorno di Inter-Sassuolo. In casa nerazzurra si attendono gli esiti dei test degli altri giocatori, previsti in mattinata. La paura è quella dell'esplosione di un focolaio, tenendo conto del periodo di incubazione del virus e dell'origine della nuova positività, presumibilmente il viaggio di sabato scorso in pullman per raggiungere Torino in vista della trasferta di campionato contro i granata. Il timore riguarda soprattutto i sette titolari che ancora non hanno contratto il virus. A rischio ci sono De Vrij, Hakimi (solo falso positivo), Barella, Eriksen, Perisic, Lautaro e Lukaku. E a questo punto in base alle risposte dei tamponi, in caso di focolaio la gara contro la squadra di De Zerbi sarebbe a forte rischio. Intanto, per quanto riguarda i dirigenti, il DS Ausilio è tornato negativo. Resta positivo solo l'AD Marotta, ma le sue condizioni sono in miglioramento. Lo riporta Sport Mediaset.