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serie a
Antonio Conte, Inter (Getty)
Al termine del lockdown non abbiamo visto una grande Inter. Altalenante e non troppo a posto fisicamente, e anche con una rosa un po' corta: problemi che già durante il campionato Antonio Conte aveva evidenziato, ma che ora sembrano essersi presentati con più prepotenza, nel momento clou della stagione per i nerazzurri. Dopo la sconfitta con il Bologna c'è stato un lungo confronto tra Conte, Marotta e i calciatori, nel quale l'allenatore si è detto deluso e amareggiato per l'atteggiamento. C'è poi al centro delle discussioni quel calcio di rigore, battuto da Lautaro invece che da Lukaku, preso come esempio per testimoniare la mentalità che al tecnico non piace.
Nella giornata di ieri, spiega il Corriere dello Sport, Antonio Conte ha di nuovo avuto un confronto con la sua squadra. Si è trattato di una riunione dai toni pacati, ma ciò nonostante il tecnico ha voluto ribadire cosa vuole dalla sua squadra. In primis cattiveria e grinta, ma soprattutto lucidità. Si è tornati quindi al discorso del calcio di rigore, in cui è emerso che Lautaro abbia sbagliato a chiedere di calciarlo e Lukaku a consentirglielo. Il belga era il rigorista designato e doveva imporsi per far rispettare le direttive. Ovviamente però questa non può essere una giustificazione valida per una sconfitta. L'Inter avrebbe potuto e dovuto cercare di chiudere la gara in altri modi, nel calcio i rigori si possono sbagliare.
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