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Gravina: “L’Italia? È una Nazionale che ha riconsegnato entusiasmo ai tifosi per un motivo”

Edoardo Riccio

Quando Vincenzo Gravina è stato nominato presidente delle Federcalcio, il suo obiettivo era lampante. Dopo la mancata qualificazione ai Mondiali di Russi, aveva intenzione di riportare l’Italia sul tetto del mondo. Il fine è stato...

Quando Vincenzo Gravina è stato nominato presidente delle Federcalcio, il suo obiettivo era lampante. Dopo la mancata qualificazione ai Mondiali di Russi, aveva intenzione di riportare l'Italia sul tetto del mondo. Il fine è stato raggiunto, o comunque la Nazionale italiana è ritornata a far tremare i suoi avversari. Anche se la pandemia ha frantumato i progetti e i nuovo obiettivi prefissati. Sarà importante, dunque, ripartire e fissare nuovi traguardi. Ai microfoni di Fanpage, il presidente ha parlato proprio di questi temi.

Gravina: "Italia? È una Nazionale che ha riconsegnato entusiasmo ai tifosi"

Sull'Italia

"L’Italia ha una Nazionale di cui essere fieri, ma soprattutto una Nazionale che ha riconsegnato un grande entusiasmo ai nostri tifosi. E al di là di questo, oggi c’è una Federazione che ha recuperato la centralità mancata per tanti anni"

Sui prossimi Europei 

"Purtroppo sappiamo di dover convivere con questa pandemia, ma la speranza è che possa esserci una partecipazione almeno in termini di proporzione. L’auspicio ideale potrebbe essere arrivare al 30% della capienza"

Sul concetto di sostenibilità 

"È una parola molto inflazionata negli ultimi tempi. Si confonde il concetto vero di sostenibilità con un’espressione che potrebbe sembrare la soluzione a tutti i problemi. La sostenibilità richiede idee, progetti. Saper coniugare le risorse che si hanno a disposizione con un nuovo format, nuove competizioni sportive. Quando riusciremo a far conciliare questi due elementi, forse avremo capito il reale senso della sostenibilità".

Sui diversi fondi del calcio italiano

"È un tema che genera un alert, sul quale dobbiamo riflettere in modo più organico rispetto alla semplice risposta ‘Fondi sì, fondi no’. I fondi si ispirano alla finanza pura, bisogna conoscere bene i loro progetti. Sono scelte complesse che non riguardano direttamente la Federazione"