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Genoa, Preziosi: “Noi non abbiamo mai parlato con l’ASL. De Laurentiis forse non voleva giocare!”

Genoa, parla Preziosi

Enrico Preziosi, presidente del Genoa, è intervenuto ai microfoni di Radio Capital. In questa intervista ha parlato del caos Juventus Napoli e di come si è comportata la squadra azzurra, attaccando anche il patron Aurelio De Laurentiis. Secondo...

Francesco Melluccio

Enrico Preziosi, presidente del Genoa, è intervenuto ai microfoni di RadioCapital. In questa intervista ha parlato del caos JuventusNapoli e di come si è comportata la squadra azzurra, attaccando anche il patron AurelioDeLaurentiis. Secondo Preziosi l'intenzione del Presidente napoletano era quella di non giocare la partita, e quindi secondo lui ha contattato l'ASL per farsi vietare la trasferta. Una visione molto complottista e poco realista. Forse un punzecchiamento anche fuori luogo, considerando che c'è la salute dei calciatori come argomento al centro delle attenzioni.

LE PAROLE DI ENRICO PREZIOSI

Genoa, parla Preziosi

Queste le parole di EnricoPreziosi: "È un brutto precedente, si pensava che ci fosse un protocollo molto chiaro a cui tutte le società doveva attenersi e invece sono intervenute le Asl locali che hanno bypassato il protocollo e creato un grosso caos. il Napoli? Qualsiasi società che interpella la Asl locale chiedendo cosa fare, magari si sentirà rispondere di non fare la trasferta. E quindi metterà a rischio il campionato.

Noi non abbiamo contattato l'ASL perché avevamo solo due contagiati, il protocollo prevedeva che se avessimo dieci contagiati potevamo chiedere la sospensione della partita. Ne avevamo due e siamo andati a Napoli. De Laurentiis ha contattato l'ASL secondo me, non viceversa. Non voleva giocarla forse. Noi siamo presidenti e siamo solidali, però è evidente che noi non abbiamo interpellato l'Asl. 

Perché avrebbe dovuto fare questo? Bella domanda. Insigne si è infortunato con noi, poi aveva due giocatori contagiati. Non lo so, forse dovreste chiamare lui. Adesso ci sarà il ricorso del Napoli, un po' di tribunali, sportivi o civili. Io sono molto preoccupato, per il semplice fatto che basterebbe veramente un contagiato a società. Credo che oggi ci sia un incontro tra il ministro dello Sport e i presidenti di Federazione e Lega: dovranno provvedere affinché non succeda più".