“Ho segnato il primo gol della storia del Napoli contro lo Spezia, nel 1988 in una gara di Coppa Italia in cui c’era anche Maradona - queste le parole di Giovanni Francini, ex calciatore, fra le tante, del Napoli, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -.
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L’amarcord di Francini: “Io, Spalletti e il primo gol della storia azzurra contro lo Spezia…”
“Ho segnato il primo gol della storia del Napoli contro lo Spezia, nel 1988 in una gara di Coppa Italia in cui c’era anche Maradona – queste le parole di Giovanni Francini, ex calciatore, fra le tante, del Napoli, ai microfoni de “Il...
Francini a 1 Station Radio
Tra le fila dei liguri c’era Spalletti, oggi accostato alla panchina azzurra. È sicuramente un tecnico di esperienza, ma caratterialmente non mi piace e non mi è nemmeno simpatico. Sono ancora tifosissimo del Napoli, è la mia squadra del cuore: chiunque ci abbia giocato, non può non farne il tifo. La città ti regala tante emozioni e tante gioie. Domenica abbiamo buttato due punti fondamentali, anche se a mio avviso il secondo gol di Osimhen era regolare e non capisco come possa essere stato annullato. A mio avviso il destino è ancora nelle nostre mani, le altre squadre hanno un calendario molto più duro.
Quello che ci è mancato in questa stagione è stata la cattiveria contro le piccole. Ad esempio, contro lo Spezia, se avessimo vinto 6-0 non avremmo rubato nulla. Domani vedremo una coppia inedita di difensori composta da Rrhamani e Manolas: sono convinto che possano far bene e soprattutto me lo auguro. Fare a meno di Koulibaly nella prossima stagione sarà dura. Se arriviamo in Champions mi auguro che il presidente faccia uno sforzo e lo tenga ancora. Le grandi squadre si fanno con i grandi calciatori. Partecipare ad una Champions senza di lui sarebbe davvero difficile. Dal piazzamento in questa stagione dipenderà anche la scelta del prossimo allenatore: in caso di Europa League, credo arriverà un giovane da far crescere, una operazione simile a quella fatta con Sarri. Di Lorenzo? È un giocatore che è arrivato tardi al calcio che conta, e questa cosa mi meraviglia tanto. Uomo di grande affidamento, un grande acquisto per il Napoli”.
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