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Fonseca: “Ho parlato con chi volevo, la società mi appoggia. Non penso all’esterno”

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La conferenza stampa del tecnico rossonero dopo la settimana difficile vissuta tra le polemiche
Sara Ghezzi

Paulo Fonseca ha vissuto una settimana particolare dopo le dichiarazioni post il match di Champions League. Il tecnico rossonero è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match contro il Genoa. A seguire le sue parole riportate da Tuttomercatoweb.

Fonseca: "Ho parlato con chi volevo, la società mi appoggia. Non penso all'esterno"

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Come sono andati questi giorni?

"Per me sarebbe stato facile parlare solo della vittoria con la Stella Rossa, ma domani il Milan fa 125 anni e noi dobbiamo essere all'altezza di questa storia. E per me, dopo mercoledì, non era così. Con l'atteggiamento di mercoledì non potevamo essere all'altezza di un club che ha fatto la storia del calcio. Ho parlato alla squadra, ho parlato con i giocatori con cui volevo parlare e siamo pronti per domani".


Theo gioca?

"Non ho niente da aggiungere a ciò che ho detto mercoledì. Non dirò qui i nomi, ma ho parlato con i giocatori, gli ho detto quello che penso a quattr'occhi e dobbiamo andare avanti".

Che clima si respira?

"Dopo la partita, negli spogliatoi, tutti avevano lo stesso feeling e per me questo è stato molto positivo. La squadra poi ha lavorato bene, l'atmosfera è buona. Noi siamo una famiglia, il problema va risolto in spogliatoio ed è ciò che abbiamo fatto".

La dirigenza l'ha supportato?

"Come sempre abbiamo parlato. Siamo stati alla festa del settore giovanile. Come sempre ho sentito l'appoggio della società".

Ripeto: Theo gioca?

"Domani giocherà la squadra migliore che io penso per vincere la partita. Non so chi giocherà domani"

Perché ha parlato pubblicamente?

"Primo perché dico sempre la verità, mi è difficile nascondere ciò che sento dopo la partita. Secondo: sono messaggi importanti da far passare. Voi non siete dentro, non sapete tutto, ma ho avuto la necessità di parlare pubblicamente".

Giocheranno i ragazzini domani?

"Il progetto di Milan Futuro è importante per avere più calciatori pronti per la Prima Squadra. Quello che posso dire è che domani vedremo qualcuno in campo".

Si aspettava questi problemi con i senatori?

"Sì, a questo livello è normale avere queste situazioni. Io sono pagato per risolvere i problemi. Non chiudo gli occhi davanti ai problemi, io lavoro per risolverli. In tutte le famiglie ci sono i problemi e noi siamo una famiglia".

Non sono segnali di debolezza i suoi?

"Non sono preoccupato da quello che pensano gli altri fuori".