serie a

FIGC, Gravina ringrazia Spadafora: “Riduzione dei tamponi è un altro obiettivo raggiunto”

Getty

Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha parlato degli sviluppi del Coronavirus in Italia e delle misure prese del calcio italiano. Una delle persone più importanti in questa battaglia contro il Covid da parte della Lega Serie A è stato il...

Francesco Melluccio

Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha parlato degli sviluppi del Coronavirus in Italia e delle misure prese del calcio italiano. Una delle persone più importanti in questa battaglia contro il Covid da parte della LegaSerieA è stato il ministro dello Sport VincenzoSpadafora. Il ministro napoletano ha ricevuto i complimenti proprio dal capo della FIGCGabrieleGravina, per quanto riguarda un altro obiettivo raggiunto in chiave virus: la riduzione dei tamponi per i giocatori, limitati ora a 48 ore prima delle partite.

LE PAROLE DI GABRIELE GRAVINA

Getty

Queste le parole di Gabriele Gravina, presidente della FIGC: "Riduzione dei tamponi? È un altro importante obiettivo raggiunto; ringrazio il Ministro Spadafora e il suo Dipartimento, con i quali abbiamo condiviso una proposta che il mondo del calcio professionistico aspettava da tempo.

Manca solo un altro tassello per completare la ripartenza, lavorando in sinergia con le istituzioni sono convinto che arriverà presto".

LA RABBIA DEL CODACONS PER GLI STADI

Dopo la notizia della riapertura degli stadi, il Codacons, ha commentato in modo negativo questa scelta da parte del governo. Attraverso le parole del presidente Carlo Rienzi, è stata espressa la propria posizione riguardo la questione: “Si tratta di una idea folle che, se attuata, avrebbe ripercussioni pesantissime sul fronte della salute pubblica. Al di là della presenza fisica dei tifosi all’interno degli stadi, già di per se rischiosa, si pone il problema di ciò che accadrebbe fuori dagli impianti sportivi in occasione delle partite, con inevitabili assembramenti di persone e aumento della possibilità di contagi tra cittadini.

Lo Stato non può cedere alle pressioni della lobby del calcio e di chi mette gli interessi economici prima della salute degli italiani. Se vuole tutelare i tifosi e lo sport dovrebbe imporre la diffusione in chiaro delle partite in tv. E se si arriverà ad accogliere la proposta di aprire gli stadi al 25% della capienza, il Codacons è pronto a denunciare il Governo e le Regioni per il reato di concorso in epidemia”.