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FIGC, Gravina: “La Juve deve rispettare le regole. Serie A? Bisogna riformarla”

(Getty Images)

 Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha rilasciato delle importanti dichiarazioni sulla questione SuperLega e sulla riforma della Serie A (proposta nella riunione dei club ieri) a margine dell’incontro col Comitato Regionale...

Claudia Vivenzio

 Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha rilasciato delle importanti dichiarazioni sulla questione SuperLega e sulla riforma della Serie A (proposta nella riunione dei club ieri) a margine dell'incontro col Comitato Regionale Lombardia.

FIGC, Gravina: "La Juve deve rispettare le regole. Serie A? Serve una riforma"

 (Getty Images)

Di seguito l'intervista di Gravina:

Con la Juventus i rapporti sono buoni, ho avuto un colloquio molto positivo con Agnelli ieri. Non mi impegno ad essere mediatore, la Juve deve rispettare le regole del gioco. Regole che sono scolpite in maniera chiara nel nostro statuto nazionale che si ispira a quello della UEFA. Alternativamente non è una scelta federale ma di altri che vogliono stare fuori dal nostro sistema. L'iscrizione al campionato è una scadenza a cui non si può derogare, chi si iscrive accetta lo statuto e lo sottoscrive. Mi auguro di arrivare in maniera amichevole e serena a quella deadline".

Su Ceferin e la posizione della UEFA

"Ceferin? Stiamo cercando di allentare le tensioni generate da un progetto alternativo. Il tempo deve essere nostro alleato, più giorni passano più posizioni si riavvicinano. Spero che le parti allentino le tensioni. Credo che il presidente Agnelli abbia dimostrato disponibilità al dialogo e tornare in alcuni principi che lo hanno sempre contraddistinto. La decisione della Uefa non spetta a me. In generale dico che parlare del problema Superlega non fa bene, il discorso è ormai superato ma per quanto riguarda la mia sensibilità è un tema molto caldo. Sarebbe assurdo dire che va tutto bene e che la Superlega è solo una boutade. E 'stato un grido d'allarme da accogliere e sul quel grido si deve costruire l'antidoto giusto per dare al calcio progettualità e aspetto innovativo e un aiuto al controllo gestionale più attivo".

Sulla riforma della Serie A

"Un'eventuale riforma di Serie A? Con me trova un terreno fertile. L'idea della riforma è un mio principio fondamentale. Bisogna ragionare con logica sistemica ma il 2024 è molto lontano secondo la mia visione. Campionato con 18 squadre?Abbiamo una esigenza legata ai tempi la Lega di A ha una priorità assoluta, da una scelta di autodeterminazione della Lega A discende tutto il mondo del calcio. Spero che possa partecipare a questo processo con grande incisività. Spero di potermi confrontare in tempi rapidissimi. Il tempo deve giocare dalla nostra parte, deve essere nostro alleato e non un nemico".