Umberto Calcagno, presidente dell'AIC e vicepresidente della FIGC, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Punto Nuovo, soffermandosi sulla questione della riapertura degli stadi.
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FIGC, il vicepresidente Calcagno: “Riapertura stadi? Torniamo al 50% della capienza”
Umberto Calcagno, vicepresidente della FIGC, si è soffermato sulla questione della riapertura degli stadi a Radio Punto Nuovo
AIC, il presidente Calcagno sulla riapertura degli stadi
"Da un lato il nostro mondo ha bisogno di aiuti che altri comparti hanno avuto. Nei prossimi giorni ci sarà un tavolo con il Governo sui ristori e sono convinto che riuscirà a partorire qualcosa di importante. Dall'altro c'è la necessità che società di A, B e C abbiano una progettualità divisa con nuove norme. Dobbiamo programmare una nuova sostenibilità. Già ciò che è stato inserito quest'anno nei budget di Serie A ci ha dato una mano. Un sistema che adesso fortunatamente sta iniziando a non spendere di più rispetto al passato, mentre negli anni concomitanti con la pandemia il nostro sistema ha speso di più. È un cammino da fare assieme, rivedendo le regole che daranno credibilità e per valorizzare più della metà delle società professionistiche che da sempre ogni mese pagano puntualmente. Da questa base dobbiamo partire. Il tavolo riguarderà non solo il mondo del calcio ma tutto lo sport. Il mondo del calcio ha tutti i pro e i contro di un sistema con i riflettori puntati addosso. Stadi al 100%? Il percorso da fare dovrà essere di responsabilità, già oggi torniamo al 50% e auspichiamo al 75% in breve tempo. Ci auguriamo di rivedere gli stadi pieni, ci stiamo lavorando a livello federale. Speriamo che il calcio possa essere da apripista come accaduto più volte per altri ambiti. La FIFA con tutto ciò che farà sul sistema dei prestiti limiterà le operazioni dei giovani. Mi piacerebbe che le società di Serie A e Serie B patrimonializzassero di più".
Sull'affare Vlahovic-Juve
"Vlahovic? Non entro nel merito delle commissioni perché fanno parte dei contratti. In tutto il mondo ci sono i mediatori. Oggi si parla a livello FIFA di una riforma che riguarderà tutto il mondo. C'è bisogno di trasparenza nelle transazioni, questa sarebbe l'unica modalità che può dare la giusta importanza a tutti gli operatori del mercato. Su chi va via in scadenza o chi come Vlahovic dà una plusvalenza importante alla società, sono libere determinazioni. Può dispiacere per la situazione singola, risentimento, ma parliamo di professionisti e società a scopo di lucro che fanno contrattazioni. Il mercato non potrà mai avere correttivi su questi tipi di situazione".
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