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serie a

Empoli, Zanetti: “Preoccupato per Cambiaghi, qualche nostro giallo generoso”

Domenico D'Ausilio

Le parole del tecnico dei toscani in conferenza

Paolo Zanetti, allenatore dell'Empoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza commentando il derby pareggiato in casa della Fiorentina e il prossimo impegno contro il Napoli.

Empoli, Zanetti commenta il derby con la Fiorentina

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Felice del risultato? Si aspettava un secondo tempo così?

"Il risultato è buono, potevamo portare a casa tutta la posta ma l'avversario ha alzato la qualità e non siamo più riusciti a ripartire bene. Ci portiamo a casa il pareggio e dobbiamo anche essere contenti. Ad agosto questa sfida sarebbe stata impari, è un orgoglio essere venuti a giocarcela qua alla pari ed esserci portati a casa il punto sia all'andata che al ritorno. I ragazzi hanno dato l'anima, c'era uno stadio gremito, il punto vale tanto".

Arrabbiato per la gestione dei cartellini?

"L'arbitro ha scelto di fare così e questo condiziona. Qualche nostro giallo è stato generoso, il metro è stato strano ma non cerchiamo alibi. I cartellini non c'entrano col secondo tempo e vedo più meriti loro che demeriti nostri".

Come sta Cambiaghi?

"Sono preoccupato, la dinamica non è delle migliori. Stava scattando a massima velocità, facciamo il segno della croce che non sia uno strappo. Peccato, stava diventando punto di forza e rischiamo di perderlo per parecchio tempo. Stimolerà gli altri a non farlo rimpiangere".

Qualche rimpianto?

"Sì, non aver fatto 0-2 per questione di centimetri. Per vincere qui si deve essere capaci di ammazzare la partita e non l'abbiamo fatto. Se la tieni viva può tornarti sotto un avversario così forte".

Contento del carattere?

"Dopo i primi dieci minuti abbiamo preso le distanze giuste. Sicuramente è stata una partita dispendiosa, alla lunga l'abbiamo pagato ma non si può prescindere dall'agonismo al massimo e dall'attenzione nei dettagli o vieni via di qui che hai preso tre gol senza accorgertene. Non abbiamo vinto ma i tifosi possono essere orgogliosi".