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Diritti tv, la Lega si riunirà domani per decidere. C’è ancora distanza tra i club: le ultime

Getty Images

Resta ancora in bilico la questione sui Diritti tv in Serie A. La ripartizione attuale è ben nota a tutti gli appassionati: sono ben 7 le gare trasmesse in esclusiva da Sky, mentre sono 3 le gare trasmesse da DAZN. Questa situazione potrebbe...

Mattia Fele

Resta ancora in bilico la questione sui Diritti tv in Serie A. La ripartizione attuale è ben nota a tutti gli appassionati: sono ben 7 le gare trasmesse in esclusiva da Sky, mentre sono 3 le gare trasmesse da DAZN. Questa situazione potrebbe evolversi fino a ribaltarsi, con l’emittente streaming in vantaggio su quella satellitare di Murdoch. La decisione finale dovrebbe essere presa in settimana ed interessa non solo gli abbonati ma anche i club stessi: un’offerta più ricca potrà permettere alle squadre di Serie A di avvicinarsi – seppure restino difficili da raggiungere in senso proprio – ai top club europei dal punto di vista economico.

Diritti tv, in settimana si decide: situazione ancora in bilico

(Getty Images)

Continua la lunga battaglia per l’assegnazione dei diritti televisivi. Diverse volte in Assemblea di Lega i club non hanno deciso a chi assegnare le gare del prossimo triennio. La favorita sembrava l’emittente di DAZN, ma la maggioranza non è stata raggiunta. L'appuntamento è rimandato a domani, venerdì 26 marzo. Ci sarà una nuova Assemblea, e i club proveranno a mettersi d’accordo su uno degli aspetti cruciali a livello organizzativo del nostro campionato calcistico. I club che hanno votato a favore di DAZN sono stati per ora: Napoli, Fiorentina, Verona, Lazio, Parma, Juventus e Inter, Udinese e Torino. Molti in meno rispetto ai 14 necessari per raggiungere la maggioranza e quindi la decisione.

Nel frattempo, come riportato dall'Ansa, quest'oggi ci sono stati sviluppi importanti. DAZN avrebbe espresso il suo dissenso in merito ad una certa politica di SKY, che rischia di "minare irreparabilmente l'integrità della gara per i diritti tv, danneggiando la Lega Serie A e le relative società sportive", riferito al fatto che l'emittente satellitare avrebbe garantito ai club l'investimento anche oltre il 29 marzo, data in cui scadranno le offerte per i diritti tv del campionato. La situazione si fa dunque sempre più complessa.