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Criscitiello: “Basta ipocrisie, il calcio è un’azienda! Apriamo a una terza finestra di calciomercato”

Sabrina Uccello

Il giornalista Michele Criscitiello in occasione del suo editoriale per TMW ha commentato le possibili novità da introdurre a causa della diffusione del coronavirus. Di seguito alcuni dei passaggi: “Basta ipocrisia. Il calcio non è uno...

Il giornalista Michele Criscitiello in occasione del suo editoriale per TMW ha commentato le possibili novità da introdurre a causa della diffusione del coronavirus.

Di seguito alcuni dei passaggi: "Basta ipocrisia. Il calcio non è uno sport. Il calcio non è 22 giocatori che corrono dietro ad un pallone e non è solo l'esultanza per un gol. Il calcio, con tutto il rispetto per gli altri sport, si muove come un'azienda tra le prime 5 del nostro Paese ed è giusto che quando si parla di aprire fabbriche e porti si discuta anche di come far ripartire il campionato di serie A".

Criscitiello: “Basta ipocrisie, il calcio è un’azienda! Apriamo a una terza finestra di calciomercato”

Le alternative secondo Criscitiello

"Quattro aspetti che Gravina dovrebbe prendere seriamente in considerazione;

  • riapriamo alle comproprietà. Serve a valorizzare i calciatori ma, allo stesso tempo, aiuta non poco i bilanci dei club. Se poi ne fai un abuso sbagliato, tutto diventa deleterio. Anche le compartecipazioni. 

  • aprire una terza finestra di calciomercato, almeno, per il prossimo campionato. La Fifa ci sta pensando ma lo avevamo già scritto qualche settimana fa.

  • dare la possibilità alle società di fare prestiti pluriennali. Senza giri strani tra i club ma tutto alla luce del sole.

  •  non è più ammissibile che un giocatore dalla Primavera di un club professionistico si trovi costretto a rescindere il contratto per andare in prestito in D."

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