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serie a
Che il calcio italiano sia in difficoltà non è di certo una novità. Tra infrastrutture fatiscenti, investimenti sbagliati e poca considerazione di quello che dovrebbe essere lo sport, l'Italia è ancora parecchi passi indietro a paesi come Spagna ed Inghilterra. Sulla questione è intervenuto il presidente Uefa, Aleksander Ceferin.
Di seguito le dichiarazioni di Ceferin, rilasciate ai microfoni de "La Gazzetta dello Sport":
"Tutti vogliono più partite di coppa. Nessuno rinuncia a niente. I club chiedevano dieci partite nel gruppo di Champions, saranno otto, il numero giusto. Sarebbero più utili campionati a 18 squadre, ma i presidenti non sono d’accordo. Dovrebbero capire che due coppe nazionali sono troppe. Facile attaccare sempre Fifa e Uefa, ma il discorso è semplice: se giochi meno, gli stipendi si riducono. Chi dovrebbe lamentarsi sono gli operai in fabbrica a mille euro al mese".
Sulle infrastrutture della Serie A
"Euro 2032? Non c’è uno stadio che possa ospitare una finale di Champions. Incredibile. La Turchia è un rivale forte. Ho parlato tanto con Gabriele (Gravina, ndr ), ma credo che anche governo e municipalità abbiano capito il valore di un Europeo. Sugli stadi servono garanzie forti prima".
Sul fair play finanziario
"Nuovo FPF problema per le italiane? Alcuni hanno problemi gravi. Ma non vogliamo ucciderli. Se presentano piani sostenibili, li aiuteremo in tutti i modi. La cosa importante è che non puoi spendere più del 70% dei ricavi per stipendi, commissioni e mercato. Il vecchio sistema ha annullato le perdite, questo punta a competitive balance e sostenibilità. Sono ottimista".
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