Alla vigilia della grande sfida di Serie A tra Napoli e Lazio, Daniele Cataldi ha rilasciato alcune parole in conferenza stampa, in assenza di Sarri.
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Lazio, Cataldi: “Ho esordito in Serie A con il Napoli. Sarà una gara tosta, siamo al 50%”
Alla vigilia della partita tra Napoli e Lazio, Daniele Cataldi, calciatore biancoceleste, ha parlato della partita e dell'Italia di Mancini in conferenza stampa
Cataldi: "Sarri è uno dei tecnici migliori, è stimolante giocare per lui"
Di seguito le dichiarazioni del giocatore biancoceleste:
Suo suo esordio in Serie A
"Mi ricordo bene, perdemmo 1-0. È stata una bella emozione, sono passati 7 anni e sono accadute tante cose. Non penso di essere cambiato rispetto al passato, magari adesso ho più fiducia e più continuità. Voglio diventare un giocatore fondamentale per la Lazio. Viviamo adesso il presente, domani andremo a Napoli per cercare di imporre il nostro gioco come abbiamo fatto a Mosca. Ho visto la squadra bene anche contro la Juventus, poi gli episodi hanno spostato l’indirizzo della partita".
Su Immobile
"I numeri parlano da soli. È il nostro capitano, dà entusiasmo. Anche gli avversari sono condizionati da lui, sanno che non possono fare errori altrimenti ti punisce".
Sulla gara di domani tra Napoli e Lazio
"Un peso importante, è una partita tosta. Il Napoli insieme al Milan è la squadra che ha giocato il miglior calcio. Noi siamo in un momento di crescita come abbiamo più volte detto, ma penso che siamo al 50%-60% di quello che possiamo diventare. Da 6 anni la Lazio non vince a Napoli? Me la ricordo, era una partita da dentro o fuori".
Sul sorteggio dell'Italia
"Sono sempre dell’idea che prima del Portogallo c’è un’altra partita da giocare. Il tempo? Si va verso vie complicate. Quando si parla di calendari e nazionali è sempre problematico. Noi siamo rientrati ieri tardi, oggi ripartiamo, domani giochiamo e giovedì abbiamo un’altra partita. Speriamo che il tempo a disposizione basti per andare in Qatar".
Su Pioli e su Sarri
"Pioli mi ha fatto esordire, ha creduto subito in me. È stato come un padre, un punto di partenza importante per capire determinate dinamiche. Mi dispiace non avergli dato tutto il secondo anno, ma ho avuto dei problemi. Inzaghi ti fa stare bene: è un allenatore competente e sa sempre trovare il modo di essere positivo.
Nel momenti importanti riusciva a trasmettermi qualcosa in più. Sarri è uno dei migliori allenatori in Europa, è stimolante giocare per lui. Ogni giorno puoi imparare qualcosa, pretende molto".
Sugli obiettivi della Lazio
"Io e i miei compagni ragioniamo partita dopo partita. Con Sarri, dopo 5 anni, le idee ci si sono scombussolate. È chiaro che non possiamo fissare obiettivi a lungo termine. Dobbiamo pensare al quotidiano".
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