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Caso Scommesse, Petra confessa: “Zaniolo? Sono io la fonte di Fabrizio Corona”

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Annunciata giorni fa dall’ex paparazzo, la fonte di La Spezia ha svelato la propria identità: si tratta di Maurizio Petra. L’uomo è zio di un ex compagno di Nicolò Zaniolo nelle giovanili dell’Inter: Antonio Esposito. Lo...
Giovanni Pietropaolo

Annunciata giorni fa dall'ex paparazzo, la fonte di La Spezia ha svelato la propria identità: si tratta di Maurizio Petra. L'uomo è zio di un ex compagno di Nicolò Zaniolo nelle giovanili dell'Inter: Antonio Esposito. Lo stesso ha sostenuto di avere prove oggettive sulla figura del calciatore dell'Aston Villa.

Petra: "Confessione su Zaniolo? L'ho fatto per mio nipote"

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Di seguito l'estratto riportato da Secolo XIX: "L’affaire calcioscommesse imbocca una strada che porta dritta in Liguria: «Ho sentito Fabrizio Corona anche poco fa, gli ho raccontato soltanto fatti veri che possono essere verificati. L’ho fatto per aiutare mio nipote, Antonio Esposito, che è a conoscenza di puntate illecite fatte da calciatori».


Il riferimento, come premesso, era ad Antonio Esposito, 33 anni, ex promessa dell’Inter: nel 2010 fece parte del gruppo del triplete allenato Josè Mourinho. Esposito - residente a Beverino, nell’entroterra della Spezia – non ha avuto fortuna nel calcio e dopo aver girovagato per anni nelle serie minori (oggi gioca nei dilettanti del Finale Ligure), ha fatto per diverso tempo il factotum di Nicolò Zaniolo, talento della Nazionale cresciuto nel Golfo dei poeti e oggi al centro dell’inchiesta sulle scommesse nelle piattaforme illegali insieme ai compagni d’azzurro Sandro Tonali e Nicolò Fagioli.

Petra non precisa perché e in che modo stia aiutando il nipote, sul punto mantiene il riserbo. Però tiene a rimarcare di aver «raccontato soltanto la verità». Il movente non sarebbe economico: «Mi hanno offerto qualsiasi cifra. Ma non l’ho fatto né per notorietà né per soldi. Non mi interessa». Ancora sul nipote: «Lui mi ha messo in questa situazione per farsi aiutare».

Al centro della vicenda c’è la piaga della ludopatia. Il primo a richiedere una cura per la dipendenza da gioco d’azzardo è stato il talento della Juventus Fagioli. Dopo la sua autodenuncia alle forze dell’ordine, il caso scommesse si è allargato a tal punto da inglobare altri volti noti del calcio italiano. Ora però gli investigatori della Procura di Torino potrebbero iniziare a compiere accertamenti sul rapporto tra Esposito e Zaniolo. Sul caso calcioscommesse è intervenuto pure il presidente del Finale Ligure: «Esposito si dichiara estraneo ai fatti e si difenderà nelle sedi opportune. È molto scosso. Come club attendiamo sviluppi e poi valuteremo il da farsi».

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