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ROME, ITALY - MAY 11: (L-R) Exchange of gifts between Jurist Lorenzo Casini and President of FC Internazionale Steven Zhang before the Coppa Italia Final match between Juventus and FC Internazionale at Stadio Olimpico on May 11, 2022 in Rome, Italy. (Photo by Mattia Pistoia - Inter/Inter via Getty Images)
In occasione del Next Gen Day, Lorenzo Casini, presidente della Lega, ha trattato di diverse tematiche, soffermandosi in particolare sulla Serie A e sui giovani in Italia.
Di seguito le dichiarazioni del presidente di Lega riportate da Tuttomercatoweb: "Speriamo in una riforma del campionato prima di sessanta giorni, a fine anno ci sarà un consiglio federale importante e la Serie A sono mesi che sta lavorando per arrivare pronti alla fine di questo anno".
Sul concetto di collaborazione
"Collaborare è l'unico modo di portare avanti le cose. In particolare, quello che è emerso da questi quattro anni nella Juventus, coi giocatori che sono emersi, è che bisogna avere regole più flessibili, guardare agli esempi di altri Paesi e quindi entro fine anno migliorare anche il sistema italiano su questo aspetto".
Sulla natura del problema
"Si tratta sia di una problematica economico-logistica sia culturale. L'approccio culturale è che le politiche sui prestiti che ha caratterizzato diverse squadre non ha portato a investire su un progetto come le seconde squadre. Allo stesso tempo, l'investimento su centri sportivi o vivai non ha caratterizzato la maggior parte delle squadre, anche nell'età d'oro della Serie A. Poi c'è un problema logistico e di costi da risolvere, altrimenti diventa un alibi: ci sono squadre pronte a investire, ma si scontrano con questi paletti".
Sui giovani in Italia
"La resistenza nel lanciare giovani in Italia mi sento di dire che non sia un problema del calcio o dello sport, ma culturale, studiato anche da sociologi. Per il calcio, investire sui giovani va fatto sempre: le seconde squadre sono una modalità, che aiutano anche le nazionali".
Sulla valorizzazione dei giovani italiani
"Sarebbe opportuno farlo, ma un'altra strada da battere è quello di porre dei limiti sull'utilizzo di giocatori stranieri in Primavera. Anche recentemente Marotta ha ricordato un tema molto serio che abbiamo in Italia: ci sono giovanissimi che non riescono ad accedere alle scuole calcio, è un tema che va affrontato dai bambini ai campioni che arrivano in Serie A".
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