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serie a
MILAN, ITALY - SEPTEMBER 27: Paolo Casarin attends the FC Internazionale at Milano Calcio City Event on September 27, 2018 in Milan, Italy. (Photo by Vincenzo Lombardo - Inter/FC Internazionale via Getty Images)
Non si placa la bufera sul rigore non concesso al Torino per il fallo di Ranocchia su Belotti. Paolo Casarin, ex arbitro, ai microfoni di Radio anch'io Sport è stato durissimo sulla mancata concessione del penalty.
Le parole di Casarin:
"Il rigore non dato al Torino lo avrebbe visto anche un bambino di 2 anni. A due metri anche un bambino lo vede quel rigore, non occorre essere arbitri internazionali".
Sui protocolli Var
"L’arbitro da sempre ha dei problemi perché non può rivedere l’azione. Il Var è stato fatto per permettergli di rivedere l’azione. Quindi deve essere modesto, umile e pensare che può anche sbagliare. Il var non può mettersi da parte e non intervenire. Questo è il vero fallimento di questo sistema. I due arbitri arbitrano da soli. Se il principale prende una decisione clamorosamente sbagliata, l’altro non interviene. Bisogna prendere provvedimenti. Tanti protocolli inutili sono stati fatti per complicare la vita. Il calcio è una cosa semplice. Gli arbitri devono essere chiari. Se per caso sei coperto devi sapere che ce n’è un altro, e quest’altro deve andare in soccorso. Il Var è un soccorso, non è un ente burocratico che funziona su un protocollo fatto da gente che inizialmente non voleva il var e che quindi ha creato un protocollo banale".
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