A distanza di vent’anni dall’esplosione dello scandalo Calciopoli, arriva un pronunciamento definitivo sulla stagione 2004/05. Secondo la Corte Suprema di Cassazione, non vi sono prove che le frodi sportive accertate abbiano avuto un’influenza rilevante sull’esito di quel campionato.


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Calciopoli, la Cassazione chiude il caso: il campionato 2004/2005 è stato regolare
Calciopoli, sentenza definitiva: il campionato 2004/05 non è stato falsato
—La sentenza, emessa il 7 marzo 2025, chiude definitivamente il contenzioso avviato da Bologna, Brescia e dall’ex presidente rossoblù Francesco Gazzoni Frascara, che chiedevano un risarcimento danni in sede civile. Il Bologna, infatti, retrocesse in Serie B dopo uno spareggio con il Parma, mentre la Fiorentina si salvò grazie alla classifica avulsa. Gazzoni Frascara aveva portato avanti una lunga battaglia legale, sostenendo che la sua squadra fosse stata penalizzata dalle irregolarità emerse in seguito.
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—Tuttavia, la Cassazione ha respinto le richieste, sottolineando che non è stato dimostrato alcun legame concreto tra le vicende di Calciopoli e la retrocessione del Bologna. Nella sentenza si legge che le frodi sportive accertate «non avevano determinato alcun significativo mutamento della classifica finale». In altre parole, pur riconoscendo l’esistenza dello scandalo, i giudici hanno stabilito che i risultati sportivi di quella stagione non furono alterati in modo decisivo.
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