serie a

Atalanta, il presidente: “Champions traguardo storico, merito di Gasp e mio figlio”

Giovanni Montuori

Le parole del patron Percassi

Il presidente dell'Atalanta, Antonio Percassi, ha parlato durante la consegna della Laurea Magistrale Honoris Causa in Marketing, consumi e comunicazione dell'ascesa del suo club negli ultimi anni, riconoscendo i grandi meriti del tecnico Gasperini.

Percassi sull'Atalanta e sul lavoro di Gasperini

Le parole del presidente dell'Atalanta riportate da Tuttomercatoweb:

"Ancora oggi continua ad esistere il mio motto: speriamo di salvarci. Mi accompagna nella vita: piedi per terra, lavoro, voglia di fare le cose per bene, serietà. Io sono stato capitano dell'Atalanta, ma avevo una testa imprenditoriale. Se ci fosse stato Gasperini sarei diventato un ottimo, anzi un grande giocatore. Invece scappai da Cesena, mi scusai dicendo che con il calcio avrei smesso. Volevo aprire nuovi negozi Benetton nel mondo, poi con Ortega iniziai con il marchio Zara. Il resto è storia".

Sulla crescita del club

"Non avrei mai immaginato di arrivare in Champions League, ma sapevo che con passione, umiltà e programmazione potevamo fare cose importanti. Poi tutto è stato possibile anche grazie a mio figlio Luca e a Gasperini. Io me la godo, soffrendo come una bestia. L'Atalanta è un grandissimo grattacapo che non ti molla mai, Bergamo è una città piccola, satellite di Milano, eppure il club è ormai conosciuto in tutto il mondo. Il successo è stato possibile anche grazie alla giusta declinazione nel marketing. C'è appartenenza, connessione. Siamo stati tra i primi in Italia con uno stadio di proprietà dove i nostri tifosi potessero sentirsi a casa".