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REGGIO NELL'EMILIA, ITALY - DECEMBER 07: Antonio Percassi Presidet of Atalanta looks on before the UEFA Europa League group E match between Atalanta and Olympique Lyon at Mapei Stadium - Citta' del Tricolore on December 7, 2017 in Reggio nell'Emilia, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)
Il presidente dell'Atalanta, Antonio Percassi, ha parlato durante la consegna della Laurea Magistrale Honoris Causa in Marketing, consumi e comunicazione dell'ascesa del suo club negli ultimi anni, riconoscendo i grandi meriti del tecnico Gasperini.
Le parole del presidente dell'Atalanta riportate da Tuttomercatoweb:
"Ancora oggi continua ad esistere il mio motto: speriamo di salvarci. Mi accompagna nella vita: piedi per terra, lavoro, voglia di fare le cose per bene, serietà. Io sono stato capitano dell'Atalanta, ma avevo una testa imprenditoriale. Se ci fosse stato Gasperini sarei diventato un ottimo, anzi un grande giocatore. Invece scappai da Cesena, mi scusai dicendo che con il calcio avrei smesso. Volevo aprire nuovi negozi Benetton nel mondo, poi con Ortega iniziai con il marchio Zara. Il resto è storia".
Sulla crescita del club
"Non avrei mai immaginato di arrivare in Champions League, ma sapevo che con passione, umiltà e programmazione potevamo fare cose importanti. Poi tutto è stato possibile anche grazie a mio figlio Luca e a Gasperini. Io me la godo, soffrendo come una bestia. L'Atalanta è un grandissimo grattacapo che non ti molla mai, Bergamo è una città piccola, satellite di Milano, eppure il club è ormai conosciuto in tutto il mondo. Il successo è stato possibile anche grazie alla giusta declinazione nel marketing. C'è appartenenza, connessione. Siamo stati tra i primi in Italia con uno stadio di proprietà dove i nostri tifosi potessero sentirsi a casa".
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