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serie a
(Photo by Marcelo Endelli/Getty Images)
Quando si parla di Fiorentina-Napoli il pensiero non può che andare alla stagione 2017-2018. Gli azzurri, contro ogni pronostico e in pieno "psicodramma" post-Orsato, cadono sotto i colpi del cholito Giovanni Simeone. In quel caso, i ragazzi di Sarri sbagliano a mordere il freno. Inconcepibile farlo proprio a un passo dal traguardo... dopo una stagione passata a lottare strenuamente per quel sogno nel cuore tanto cari ai tifosi. La squadra però è letteralmente crollata mentalmente.
Inutile girarci intorno: al di là di ogni partigianeria, quel campionato è stato pesantemente indirizzato dagli arbitri: Benevento, Roma (sponda Lazio), Milano (sponda Inter), Cagliari... sono tanti gli episodi controversi che hanno determinato la classifica finale.
Allo stesso modo, facendo un salto nel passato di oltre trent'anni, nel 1987 il Napoli di Maradona arrivò al Franchi da imbattuto e lì capì che - malgrado il primato (un primato riconquistato nel turno successivo) - quello scudetto non sarebbe mai arrivato. La viola aveva grandi solisti - da Oriali a Gentile passando per Antognoni - ma la compagine non era bene amalgamata. Nove punti in quattordici giornate sono un ben magro bottino.
All'esito dei novanta minuti il Napoli perde tre a uno; da segnalare l'arbitraggio horror di Lanese che nega due rigori a dir poco solari agli ospiti. A fine gara, interpellato dai giornalisti, Diego Armando Maradona dirà qualcosa che oggi, anche alla luce di quel maledetto Fiorentina Napoli di tre anni fa, sembra più attuale che mai: "Oggi abbiamo capito che stiamo giocando contro tutti quanti, oggi il Napoli giocava contro tutti. Non c'era solo la Fiorentina contro di noi".
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