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Pescara, il presidente: “La Serie B giocherà a porte chiuse. Ieri decisione della prefettura di Spezia”

Maria Ferriero

Ancora discrepanze tra le decisioni del governo e della Lega in merito alle sfide di Serie A e quello che sta accadendo in Serie B. Nonostante le ultime ordinanze, infatti, nella giornata di ieri sono scese in campo il Pescara e la Spezia per una...

Ancora discrepanze tra le decisioni del governo e della Lega in merito alle sfide di Serie A e quello che sta accadendo in Serie B. Nonostante le ultime ordinanze, infatti, nella giornata di ieri sono scese in campo il Pescara e la Spezia per una sfida di campionato. Oggi il patron della squadra abruzzese, Daniele Sebastiani, ha parlato ai microfoni di Radio Punto Nuovo. Di seguito quanto messo in evidenza.

Le parole da Pescara

"Credo che quella di ieri sera è la dimostrazione della disorganizzazione di questo Paese. Non capisco perchè ieri sera non si è giocato a porte chiuse, visto il decreto. Oggi il problema che questo Paese sta vivendo deve essere preso in maniera seria. È grave se il virus si espande perché non credo siamo davvero pronti ad ospitare i casi gravi ammalati. Bisogna evitare quanto più possibile i contagi, io avrei fermato tutto già 20 giorni fa. Ci saranno conseguenze a livello economico e non solo, quindi è riduttivo parlare di porte aperte o porte chiuse.

Ci vorrebbe una regia unica che prende decisioni. Il governo ha fatto bene ad emanare un decreto, tenendo conto delle problematiche che stiamo vivendo. La Serie B giocherà a porte chiuse, le regioni considerate a rischio giocavano già a porte chiuse. Credo che a decidere che si giocasse a porte aperte sia stata la Prefettura di Spezia. Provvedimenti? Siamo stata la prima società a prevedere le borracce personalizzate, abbiamo preso tutte le precauzioni del caso affinché ci siano meno possibilità che questi ragazzi si ammalino".