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Spalletti: “Squadra sensibile, ma i mille milanisti al Maradona si sentivano più dei nostri!”
Luciano Spalletti, tecnico del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport al termine della gara tra Milan e Napoli, valida per l'andata dei Quarti di finale di Champions League 2022/23. Di seguito l'intervento riportato integralmente, secondo quanto raccolto da Calcionapoli1926.it:
Non ho da dire niente, commentare dopo le partite è tempo perso, non si torna indietro. Abbiamo avuto un grandissimo atteggiamento, mi complimento con la squadra per come ha cercato di fare la partita, anche in inferiorità numerica. E complimenti a Maignan. C'erano cose da gestire e l'abbiamo fatto bene, la partita era quella che mi aspettavo facessero, quindi bravi ragazzi. A questo punto per noi ogni assenza diventa pesante, ma abbiamo chi può sopperire. È stato così per tutta la stagione, non avremmo sennò questi risultati. Ci fidiamo del gruppo, dispiace non avere Anguissa perché secondo me è ingiusto. Era pianificato di sostituirlo, stavo guardando chi fosse il giocatore da abbinare nei tre cambi, mi mancava il terzo. E il dispiacere è che si sia perso due minuti per dire chi fosse l'ultimo da sostituire. Penso a quanto ho fatto io, non commento il direttore di gara, lo farà Rosetti. Per quello che ho visto, Anguissa prende molta palla... Guardiamo allora l'ammonizione a Zielinski e quella non data a Krunic".
Protesta di Kim? "Visto che si parla di gesti eclatanti, perché non mi dite della bandierina? Quindi si può prendere a calci tutto ciò che sta intorno al campo?Posso essere d'accordo, ma è facilissimo perché è tutto evidente. Dell'arbitro non voglio parlarne... Le scelte sono là davanti. Se ci manca qualcosa?Siamo una squadra un po' da formare caratterialmente ma abbiamo buonissime qualità. A volte siamo sensibili a certe situazioni che ci creiamo da soli. Tipo il clima con cui abbiamo giocato in casa in campionato, in cui si sentivano solo i mille milanisti al Maradona. Niente appelli, ho la mia età. Devo dedicare più tempo ai miei figlioli, ne ho dato troppo al calcio. Siamo una squadra fortissima con un futuro importante ma fatta di bravi ragazzi, attenti a quanto succede intorno".
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