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Salvione: “Con Mazzarri un azzurro può tornare decisivo. Sul ruolo di Raspadori…”

Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

Il coordinatore del Corriere dello Sport online è intervenuto a 1 Station Radio soffermandosi sul ritorno del tecnico livornese

A 1 Station Radio è intervenuto Pasquale Salvione, coordinatore del Corriere dello Sport online, soffermandosi sul ritorno di Mazzarri sulla panchina del Napoli.

Salvione sul ritorno di Mazzarri al Napoli

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Una Nazionale cha fa sorridere.

“Ieri sì! Una partita incanalata già nel primo tempo, anche se, per qualche minuto, si è un po’ complicata. La squadra è riuscita a chiuderla con grande puntualità grazie a Raspadori e El Shaaraway. È una vittoria incoraggiante che porta l’Italia ad un passo dall’Europeo. Basterà un pareggio contro l’Ucraina. Un bel segnale viste le delusioni degli ultimi anni”.

L’Italia dipende ancora troppo dai vincitori dell’ultimo Europeo?

“È un discorso molto complicato. Non è mai semplice far giocare una nazionale. Anche un mago come Spalletti avrà le sue difficoltà. Lavorare poco con il gruppo comporta delle difficoltà che con un club non avresti mai. Condivido le scelte del c.t. mirate verso giocatori più in forma. Non si deve avere un gruppo fisso, ma è necessario scegliere, di volta in volta, i migliori”.

Quanto è positivo, per i calciatori, un ritorno ai concetti tattici e di campo con Mazzarri?

“Da quel che mi risulta, nei primi allenamenti con Mazzarri si è tornati alle esercitazioni sulla linea di difesa. Una cosa non consueta con Garcia. Walter, dal punto di vista tattico, è un maniaco, come Sarri e Spalletti. Sono passati gli anni, ma certi principi di gioco non possono essere dimenticati. Mazzarri è abituato a lavorare con una maniacalità tattica che prescinde i moduli. Credo possa essere un beneficio per la squadra, così come il ritorno del professor Pondrelli, preparatore atletico di sicuro valore. Ciò potrebbe influire positivamente anche sugli infortuni recenti della squadra”.


Crede che Mazzarri continuerà ad impiegare Raspadori come falso nove o si preferirà Simeone?

“Mazzarri è un allenatore che va molto sulle specificità. Non mi sembra uno che inventi ruoli. Per questo bisognerà capire la sua interpretazione di Raspadori. A mio avviso, il tecnico azzurro vede Jack come una prima punta. Non ritengo possa impiegarlo da esterno, anche se molto dipenderà dagli eventuali cambi tattici”.

Con Mazzarri Elmas potrà vedere maggiore spazio?

“Conoscendo la visione di calcio di Mazzarri credo che Elmas possa tornare ad essere una sso della manica. Come concezione tattica, Mazzarri non è diverso da Spalletti. Inoltre, poter vantare un calciatore così duttile come il macedone credo sia una fortuna. Elmas riesce anche ad essere decisivo a gara in corso”.

Se paragonassimo i tre tenori del ‘primo Mazzarri’ con Osimhen, Kvaratskhelia e Politano, quale dei due Napoli potrebbe dirsi più forte?

“È una domanda che mi mette in difficoltà… Se vogliamo far parlare i titoli, i protagonisti di oggi hanno vinto, con Osimhen e Kvara che sono stati i migliori giocator del campionato. Tuttavia, come facciamo a non ricordare anche i tre tenori? Cavani ha raggiunto quota 104 gol in azzurro, Hamsik è stato il capitano storico e Lavezzi è stato fondamentale. Se proprio devo scegliere, scelgo il Napoli di oggi, ma soltanto perché hanno uno scudetto in bacheca”.


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