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(Photo by Marcelo Endelli/Getty Images)
Sebino Nela, ex calciatore di Genoa, Roma e Napoli, intervistato da Il Corriere dello Sport, ha ripercorso la sua esperienza all'ombra del Vesuvio e ha ricordato Diego Armando Maradona. Di seguito le sue parole.
Ecco un estratto dell'intervista di Sebino Nela ai microfoni de Il Corriere dello Sport:
"Quando arrivai a Napoli, inizialmente, fu terribile. Era novembre e ci fu un attacco da parte di 30 ultras incappucciati a Soccavo. Ranieri andò via e arrivò Bianchi che già mi aveva allenato a Roma. Nel mio esordio al San Paolo contro la Fiorentina però sessantamila tifosi chiamavano il mio nome, io che ero stato 11 anni in un’altra squadra. Ho ancora i brividi. Un'esperienza pazzesca, anche se breve. Ci siamo salvati anche perché in quella squadra c’era gente come Zola, Careca e Ferrara. Poi è arrivato Lippi con cui litigai. E finì tutto"
"Ho conosciuto Maradona da avversario e anche a Napoli l’ho incontrato quattro volte. Tecnicamente nemmeno dobbiamo discuterne, ma ciò che mi ha sorpreso è stato l’uomo. Una persona generosa, intelligente, umile. Lui è sempre stato sincero, non voleva essere un modello. Quando è morto ho provato un vuoto».
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