Perché lo scudetto del Milan può “insegnare” qualcosa di importante al Napoli

La vittoria del Milan del campionato di Serie A rappresenta, almeno per il momento, l’apice di un'ottima strategia economica e imprenditoriale. Una strategia messa in atto a partire da luglio 2018, quando il fondo d’investimento americano Elliott Management Corporation è diventato proprietario del 99,93% delle quote societarie attraverso la Rossoneri Sport Investment Lux, società creata dal precedente proprietario Li Yonghong come veicolo per acquisire il Milan da Fininvest.

Il punto sul modello vincente del Milan

L’insolvenza del dirigente cinese ha fatto sì che il controllo passasse ad Elliott. Il restante 0,07% delle quote è detenuto da piccoli azionisti. Così come si apprende dal Corriere della Sera, con Elliott il valore del club è raddoppiato in 4 anni. Il Milan ha vinto uno scudetto senza fare grossi investimenti, e senza mai essere ostaggio dei giocatori in scadenza, su tutti Calhanoglu, Donnarumma e - adesso - anche Kessié (agrodolce il suo gol a Reggio Emilia). Il modus operandi del Milan può dare una grande speranza anche al Napoli, una squadra che oggi - organico alla mano - non ha nulla da invidiare al club rossonero. Ed è questo uno dei motivi per i quali bisogna pensarci bene prima di mettere mano all'organico e smobilitarlo. Oggi il calcio italiano non è particolarmente  competitivo. Il Milan campione d'Italia non è stato in grado di superare la fase a gironi della Champions. Si può vincere anche senza fare investimenti stellari. Quello che serve, e il Milan lo ha dimostrato, sono gli occhi della tigre. Avere la giusta fame... nei momenti decisivi.