Sull’arbitro Giua che conosce molto bene, autore delle decisioni sbagliate che hanno penalizzato il Lecce, sorride e poi dice la sua sul risultato, l’uno a zero per la Juventus, che non fotografa la gara:
“Lo conoscevo, mi ha arbitrato quando stavo alla Samp dagli allievi, Primavera, serie C, serie B, me lo ritrovo sempre. Sarebbe stato più giusto un pareggio, davanti abbiamo fatto più fatica ma dietro abbiamo retto alla grande abbiamo concesso poco alla Juve”.
Grande stima per i compagni, per il nuovo gruppo, ed ha evidenziato la compattezza e l’unità d’intenti, con l’unico obiettivo di fare il bene del Lecce:
“Siamo un gruppo compatto, remiamo tutti per lo stesso obiettivo, non ci sono individualità, nel senso che io devo fare bene per me stesso perché devo andare a giocare al Real Madrid, no, il primo obiettivo della salvezza, se gioco io devo dare il 100% per il Lecce, se non gioco spero che il mio compagno dia il 100% per il Lecce. Questo è un atteggiamento che abbiamo avuto fin dall’inizio ma anche l’anno scorso e abbiamo continuato su questo focus che è molto bello e non capita in tutte le squadre”.
Bisogna subito voltare pagina, sabato al Via del Mare arrivano i campioni d’Italia del Napoli:
“Queste partite si preparano da sole, comunque giochi contro i campioni d’Italia, non bisogna stare a parlare, ognuno sa che è una partita importante, sotto i riflettori di tutti, come è stato con la Juventus, giochi contro giocatori fortissimi, devi stare più attento ma anche il fattore campo, giochiamo in casa, aiuta. Secondo me sarà una partita combattuta, sperando che gli episodi siano dalla nostra parte come non lo sono stati a Torino”.
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