Quest'oggi, ai microfoni di Radio Kiss Kiss, Bruno Pizzul ha rilasciato alcune dichiarazioni sugli insulti razzisti di Firenze ricevuti da Koulibaly. Il giornalista, inoltre, ha parlato anche della sfida sfida questa sera tra Italia e Spagna, citando anche Insigne.
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Pizzul: “Vergognosi gli insulti a Firenze, reazione di Koulibaly comprensibile”
Ai microfoni di Radio Kiss Kiss, Bruno Pizzul, emblema del giornalismo, ha parlato dei cori razzisti a Firenze che hanno coinvolto Koulibaly e della gara di questa sera tra Italia e Spagna
Pizzul: "Questa sera Mancini potrebbe schierare Insigne falso nove"
Di seguito le parole rilasciate dal giornalista:
Sulla Nations League e sull'Italia
"La Nations League lascia perplessi sul suo scopo, soprattutto se il calendario delle squadre di club è già affollatissimo. Mancini ha guadagnato tante simpatie per la vittoria dell’Europeo, ma francamente, questa ulteriore sospensione del campionato e l’ampliamento dei calendari non mi sembra opportuno.
L’Italia ha messo il muso davanti alla Spagna ultimamente. Non dimentichiamo che la nazionale spagnola ha individualità importanti e sarà determinata anche sul piano motivazionale per recuperare questo svantaggio che sembra aver accumulato nei confronti dell’Italia. La partita di stasera non era necessaria, ma è un appuntamento di gran rilievo che vedrà sfidarsi due squadre determinate".
Su Insigne falso nove
"Le scelte che vengono fatte possono essere giudicate corrette o meno soltanto a risultato acquisito. Adesso, onestamente, venute a mancare le punte di riferimento per Mancini, è possibile che sia proprio Lorenzo a fare da falso nueve ed avrà il compito di adattarsi alle varie esigenze di questa nazionale. La soluzione di Insigne falso nueve è quella più probabile rispetto a Raspadori o Kean".
Sui cori razzisti di Firenze
"Dovremmo vergognarci un po’ tutti, ciò che è successo a Firenze con gli insulti razziali rivolti a Koulibaly. La reazione del calciatore è stata più che comprensibile. Anche ad Udine è accaduto e i tifosi se la sono presa coi napoletani e non coi calciatori".
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