Su Giuntoli
—"Ogni giocatore dovrebbe avere il proprio preparatore personale, un po’ com’era prima come ce l’aveva Koulibaly. È importante dare continuità di lavoro, quando arrivò Sinatti lui sapeva perfettamente tutto di tutti. Il problemino ci sarà sicuramente, non perché è uscito Sinatti, ma è normale, visto che l’anno scorso non ce ne sono mai stati. Francesco è molto attento all’aspetto fisico, mentale soprattutto. Avventura araba? Ti riempiono di soldi e basta. Rimpianto Napoli? È chiaro che vorresti esserci quando si vince e l’anno scorso si è vinto tanto. Con Aurelio mi sento ogni tanto. Mi ha chiamato per farmi gli auguri e ho risposto subito, con gli amici si fa così. Giuntoli? L’ha sempre detto di essere juventino. “Dentro mi sento juventino”, diceva. La Juve di una volta era molto diversa rispetto a quella di adesso, eravamo tutti rispettosi di quella Juve di Boniperti. Non mi ha sorpreso sia andato alla Juve, anche per le sue capacità".
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