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(Getty Images)
A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto quest'oggi il giornalista Riccardo Cucchi, sui temi attuali in casa azzurra e del calcio italiano. A seguire le sue principali parole.
"Impossibile conciliare il bel gioco e lo spettacolo all'aumento del numero di partite in calendario. Non è la Playstation, ormai si gioca troppo e gli allenatori sono costretti a fare dei maxi-turnover come quelli di Spalletti e Pioli. Solo alle squadre molto ricche verrà concesso di mantenere alta la qualità del proprio gioco, visto le rose lunghissime e piene zeppe di campioni. Altrimenti sarà sempre più difficile restare ad alti livelli con tutte queste partite. Napoli Osimhen dipendente? Non drammatizziamo. Ci sono calciatori ovviamente difficili da sostituire in questo Napoli, ma anche ad inizio campionato era successo. Le squadre di calcio non funzionano come dei marchingegni elettronici, la stagione dipende da tanti fattori. Il Napoli ha 14 punti di vantaggio sulla Lazio, può gestirlo con grande serenità vista la Champions e la gara col Milan. Inevitabile che la squadra faccia i conti con un piccolo calo. La Lazio sta prendendo forma col progetto di Sarri, lo ha dimostrato anche a Napoli. Ha bisogno di tempo e ora lo stiamo vedendo tutti. I suoi risultati sono migliorati e la classifica parla chiaro. Sarri a Napoli costruì un capolavoro al quale mancò soltanto il successo finale. Con la Lazio ha dovuto faticare un pochino di più. Spalletti ha un'idea di calcio diversa, fare un paragone è diversa. Ciò resta che Spalletti sta facendo la Storia a Napoli, un qualcosa che neanche Sarri riuscì al tempo".
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