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BANGKOK, THAILAND - JUNE 07: A health workers prepares a syringe for administering the AstraZeneca Covid-19 coronavirus vaccine to people at the mass vaccination site inside the Siam Paragon shopping mall on June 07, 2021 in Bangkok, Thailand. Thailand began rolling out its long-anticipated mass vaccination program on Monday. The government has said it will vaccinate around 70 percent of its population by the end of the year, with either Sinovac or AstraZeneca vaccines. The government has also announced plans to acquire Pfizer and Johnson & Johnson vaccines to bolster its program. (Photo by Sirachai Arunrugstichai/Getty Images)
Fabrizio Pregliasco, virologo e docente dell’Università Statale di Milano, ha parlato al Corriere della Sera della situazione legata al Covid. Con quasi tutta la Penisola vaccinata (almeno con una dose, ndr), ci sarà molto presumibilmente una stagione tranquilla, grazie anche alle alte temperature. A fine agosto potrebbe esserci un lieve rialzo di contagi dovuto alla variante Delta, ma non saranno contagi sintomatici o gravi: quelli non ci saranno più, poiché il vaccino funziona perfettamente anche sulle varianti.
Si legge così sul portale del Corriere della Sera:
Sull'estate
"Credo che ci attenda una estate abbastanza tranquilla Il fatto di trascorrere più tempo all’aria aperta e i raggi ultravioletti che neutralizzano il virus sono due fattori che ancora una volta ci aiuteranno.Rispetto allo scorso anno abbiamo inoltre un’arma in più,i vaccini. Considerando solo gli over 12, che sono oggetto della campagna vaccinale, la percentuale della popolazione parzialmente protetta sfiora il 60%. Circa il 28% è completamente vaccinato e almeno le persone più anziane sono in una condizione molto più sicura rispetto a un anno fa. Tuttavia temo che potremo andare incontro a una situazione simile a quella che sta vivendo la Gran Bretagna, come se gli inglesi, che hanno anticipato le aperture, fossero già al secondo tempo di uno stesso film. Il fatto che la variante delta si stia diffondendo anche in Italia in un periodo climatico favorevole sarà però per noi un vantaggio perché correrà più lentamente".
Sulla variante Delta
"La variante delta è già in Italia. Il report dell’Istituto Superiore di Sanità la segnala a meno dell’1% ma sappiamo che il dato è sottostimato perché sequenziamo ancora poco. Mi aspetto che come è già successo nel Regno Unito e negli Stati Uniti il ceppo delta diventi presto dominante anche da noi. Gli studi stimano che l’ex indiana sia il 60% più contagiosa rispetto alla variante alfa (inglese) che già era il 50% più contagiosa rispetto al ceppo originale. Per questo tutti dobbiamo mantenere alta la guardia. Secondo i bollettini di questi giorni ci sono circa cento mila persone positive, ma sappiamo che potrebbero essere il doppio, forse il triplo".
Sulla nuova ondata
"Vedremo come dicevo quello che sta vivendo l’Inghilterra, un colpo di coda del virus. Non sarà una nuova ondata ma un picco di risalita di infezioni lievi o asintomatiche che non porterà però al pesante incremento di ricoveri e decessi che abbiamo già vissutoperché il vaccino funziona anche con la variante delta, seppur con una leggera perdita di efficacia. Attendiamoci un aumento contenuto delle forme più gravi di Covid-19".
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