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(Getty Images)
Vero e proprio terremoto quello che si è scatenato sulle panchine di Serie A nell'ultima settimana: Antonio Conte ha lasciato l'Inter per differenza di vedute con la società, Simone Inzaghi ha lasciato la Lazio, Gattuso ha lasciato il Napoli, Pirlo ha lasciato la Juve. Delle prime 7, soltanto Atalanta e Milan ripartiranno nella prossima stagione da un progetto solido e da certezze di tipo tecnico. Ha fatto però molto discutere la risoluzione contrattuale di Antonio Conte, che ha ricevuto tra le altre cose una buonuscita dalla società pari a 7 milioni di euro.
Alberto Malesani, allenatore ex Parma, Fiorentina e Sassuolo è intervenuto a Il Foglio:
"La storia della squadra al servizio dei giocatori ha fatto il suo tempo. Da Trapattoni a Sacchi, da Capello a Conte, mai avrebbero potuto vincere senza una società all’altezza. Conte gli ha fatto fare il cambio di mentalità, gli ha cambiato la testa, ai giocatori, ma non solo a loro. Ha fatto capire a tutti che non basta stare all’Inter per sentirsi realizzati, ma bisogna vincere. Conte è un martello non tanto in campo, ma per come gestisce il cambiamento nella testa. Comunque la bacchetta magica non ce l’ha nessuno, l’allenatore è importante ma se riesce nella formazione del giocatore, se sa entrargli nella testa L’allenatore bravo non fa danni".
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