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“Al Nord le persone lavorano”, bufera per la frase della Palombelli: il Codacons chiede l’intervento dell’AGCOM
“Il 90% dei contagi è al Nord forse perché le persone sono più ligie e quindi vanno tutte a lavorare", è questa la frase pronunciata dalla giornalista Barbara Palombelli alcuni giorni fa durante "Stasera Italia", mentre si discuteva in televisione del momento terribile che vive il paese a causa del coronavirus.
Un'esternazione, che ha generato indignazione in tutta la popolazione del Sud Italia, che non è passata inosservata. Il Codacons, infatti, ha chiesto un intervento all'AGCOM attraverso la comunicazione del Vicepresidente nazionale Francesco Di Lieto.
“Qui non si tratta di voler censurare nessuno, ma in un momento davvero grave, come quello che stiamo vivendo, le battutine razziste potrebbero esserci risparmiate.
Non può essere consentito a nessuno abbandonarsi a teorie razziste. Per le quali il maggior numero di contagi al nord del paese sia una diretta conseguenza del fatto che in quella zona si rispettino le regole. E, quindi, tutti vadano a lavorare.
Siamo profondamente offesi dal fatto che in un momento in cui in italia si sta ricreando il senso di comunità, qualcuno si permetta di pensa fomentare l’ odio.
E’ imbarazzante come dinnanzi ad una pandemia che, appunto, sta colpendo l’intero pianeta, si possa sostenere una teoria per cui le vittime al sud-Italia sarebbero di meno. Per via del fatto che al sud non si lavori o, peggio, non si rispettino le regole.
Un messaggio tanto pericoloso quanto inaccettabile. Il Codacons ha chiesto l’intervento del Garante per le Comunicazioni per porre un freno ad una forma di razzismo strisciante e chiede che Rete 4 provveda a sospendere, con effetto immediato, la trasmissione.
Un doveroso segnale di rispetto nei confronti di tutti i telespettatori. Soprattutto quelli che si spaccano la schiena 12 ore al giorno senza avere mega-contratti da star televisive.
In caso contrario, apprendiamo dal portale codacons.it, l’ente “è pronto ad organizzare un boicottaggio, invitando i telespettatori a non seguire il programma, come forma di protesta contro una odiosa deriva razzista che, in questi giorni, appare ancora più squallida”.
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