A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio intervenuto il noto giornalista napoletano Umberto Chiariello. Ecco quanto delle sue parole è stato evidenziato da CalcioNapoli1926.it:
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Chiariello: “A nessuno importa di La Spezia, 10mila euro per lavarsi la coscienza!”
Così Chiariello a Radio Napoli Centrale: le sue considerazioni
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"Il giudice sportivo ha tirato fuori la solita bella 10.000 euro. Si può dire la qualunque, ormai, negli stadi ma si sa già che la sanzione è quella: è giustizia questa? Si è data la patenta a tifosi beceri, violenti, razzisti, di poter fare quello che vogliono. Una città come La Spezia, nella civilissima Liguria, che non è il luogo più meridionale del mondo, può mai avere comportamenti di tal genere verso una città che non se ne frega proprio? Non c’è neppure la rivalità come giustificazione, è proprio desiderio di offendere. Come si ferma tutto ciò? 10.000 euro. Non siamo al ridicolo, siamo oltre, è l’ennesima occasione perduta per dire di voler pulire questo calcio, che sia a misura di famiglia, che sia fruibile. È possibile che i Club Napoli di La Spezia non sono andati a vedere la partita per evitare problemi? È questo il mondo barbaro che consegniamo ai nostri figli, ai quali insegniamo cori razzisti? Trovo tutto veramente assurdo e chi è in poltrona non interviene, ma lo stesso Abodi interviene quando escono gli audio di 4 anni fa di un PM che scherza sulla Juventus in maniera pesante, sbagliata. Quell’uomo colto di Salvini, sulla Juventus interviene, e su quest’oscentià di La Spezia non interviene nessuno? Ci verrebbe voglia di andarcene da questo Paese, seguire Nazioni più civili, ma qua dobbiamo combattere quest’andazzo. Cosa bisogna fare? Ordire una grande campagna e fare pressione, tutti i giorni, senza stancarsi mai, affinché quest’andazzo finisca. Già vedo la macchina del fango azionata a tutta forza, per far sì che la Juventus sia difesa dai processi e non nei processi. Su La Spezia, silenzio assoluto, non interessa a nessuno, tanto per lavarsi la coscienza bastano 10.000 euro".
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