Bologna è uno spartiacque, ovvio, che deve indirizzare questa fase delicata nella quale ci sono soprattutto una serie di partite in sequenza ad alto rischio acido lattico: ci sarebbe voluto Rrahmani, che invece resta a guardare, per lanciare Natan, per ora virtualmente accomodato in panchina (...) Il problema, quasi uno stato d’emergenza, è in difesa, che senza Rrahmani si ritrova ad affrontare il tour de force con tre centrali: Natan studia il calcio italiano e anche la lingua, memorizza i movimenti, osserva l’atteggiamento della linea, si lascia guidare (ovviamente) da Garcia e anche da Juan Jesus, che traduce ogni dettaglio e intanto cerca di impossessarsi del Napoli. Un poco alla volta".
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