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Carlo Alvino, noto giornalista campano tifoso del Napoli, è intervenuto durante la trasmissione Radio Goal in onda su Radio Kiss Kiss Napoli. Le sue parole hanno un forte peso specifico, dato il momento che tutti noi stiamo vivendo. Il mondo degli amanti dello sport si augura che la situazione Coronavirus abbia un lieto fine al più presto possibile, in modo tale da poter ricominciare a gioire in modo condiviso di fronte ad un match, che sia di calcio, tennis, basket e quant'altro. Alvino si dice molto poco fiducioso riguardo a questa possibilità - e con lui tanti altri - a causa soprattutto dei dati relativi all'aumento dei contagi, la cui curva non sembra arrestarsi. Nel frattempo, la FIGC sta cercando una soluzione per la sistemazione delle partite in un nuovo calendario ad hoc.
"Leggo i dati, non vedo speranze. E' ovvio che la priorità sia riprendere la nostra vita, quella di tutti i giorni. Prima succede questo, prima si gioca. Leggo che ci sono persone molto ottimiste, e questo può servire per alimentare la piccola speranza. E' bello che ci siano ottimisti ma realisticamente c'è poco da sperare: teniamo i piedi per terra. Ciò che sembra palese è che è impensabile che il campionato di quest'anno riprenda, a maggio giugno o anche luglio. Se si riprendesse, lo si farebbe comunque con gli stadi chiusi, certo, ma con tante persone impegnate. Una partita di calcio coinvolge comunque molte persone, al di là delle tifoserie. Impossibile davvero credere che in due mesi si possa ripartire, anche se è davvero una cosa che non vorrei dover dire. La realtà va accettata, dobbiamo essere realisti. Si è perso anche troppo tempo prima di sospendere"
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