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Zapata trascina il Torino. Delusione per Jorginho, Mertens deve aspettare. Ranieri ancora re

Sara Ghezzi
Chi ama non dimentica e a Napoli quando qualcuno ha indossato questi colori difficilmente entra nel dimenticatoio per questo motivo vediamo come se la cavano gli ex azzurri in giro per il mondo

Chi ama non dimentica e a Napoli questa affermazione corrisponde alla verità. Chi ha indossato l’azzurro rimarrà per sempre nel cuore dei tifosi che con un velo di malinconia guardano le gesta con i nuovi colori addosso. Per tale motivo questa rubrica vuole mantenere aggiornati i nostri lettori sui vari ex Napoli che continuano a farsi valere in giro per il mondo.

Zapata trascina il Torino. Delusione per Jorginho, Mertens deve aspettare

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Duvan Zapata dopo un inizio difficile con il Torino ha preso sulle spalle l'attacco dei granata. Sabato sera contro il Milan ha siglato il suo dodicesimo gol in questa Serie A. Il nono di testa dimostrando la sua forza fisica che lo rende tra i migliori di questa specialità nel campionato italiano. Grazie alla vittoria contro i rossoneri i granata hanno superato proprio il Napoli in classifica e adesso sognano la Conference League.

Weekend di delusione per Jorginho che ha sperato di poter vincere la Premier League con il suo Arsenal, ma il West Ham non è riuscito nell'impresa di battere il Manchester City che si sono imposti per 3 a 1 conquistando per il quarto anno consecutivo il titolo del campionato inglese. I Gunners quindi si sono dovuti arrendere al secondo posto dopo aver dominato a ungo in questa stagione, così come successo lo scorso anno. Non si interrompe il digiuno che dura da ormai 20 anni, ma Jorginho e company ci riproveranno nella stagione 2024/2025.

Fine settimana deludente anche per Kim con il suo Bayern Monaco che ha terminato la Bundesliga al terzo posto vivendo la sua stagione peggiore da anni. Infatti, i bavaresi non solo non hanno vinto il titolo per il dodicesimo anno di seguito, ma ha perso anche l'opportunità della finale di Champions e di quella della Coppa di Germania, Anche un altro ex azzurro non ha vissuto una giornata di campionato esaltante. Infatti, Dries Mertens, insieme al suo Galatasaray ha dovuto rimandare ancora una volta la festa per la vittoria dello scudetto complice la sconfitta contro i rivale del Fenerbahce.


Sorprende, invece, il Toronto di Lorenzo Insigne che dopo una stagione vissuta nella parte bassa della classifica quest'anno si stanno imponendo confermandosi al quinto posto e sognando in grande. Tanto da spingere l'ex capitano azzurro a trasvestirsi da ultras facendo un vero e proprio show in mezzo al campo.

Ranieri salva il Cagliari, De Zerbi saluta l'Inghilterra, Baroni salva il Verona

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Claudio Ranieri ha costruito una carriera di successi, non tanto per i trofei alzati, ma per le imprese compiute. Davanti agli occhi di tutti c'è il suo magnifico Leicester che contro le big della Premier League ha conquistato il torneo nel 2016. Ma Sir Ranieri è riuscito in compiti ancora più difficili. Anche quest'anno ha compiuto il suo compito salvando il Cagliari dopo la risalita in Serie A dello scorso anno. I sardi si sono imposti contro il Sassuolo mandandoli in Serie B e rimarranno in massima serie anche il prossimo anno. Il tecnico è stato festeggiato come un eroe, perché ancora una volta ha dimostrato di riuscire a mantenere la squadra sul pezzo e dalla sua parte.

Roberto De Zerbi ha indossato la maglia azzurra da calciatore e da allenatore sta costruendo una carriera di tutto risetto. La stagione scorsa il suo Brighton è stato la sorpresa della stagione di Premier League ma anche in Europa tanto da conquistare per la prima volta la qualificazione in Europa League. Quest'anno ha deluso un po' le aspettative arrivando all'undicesimo posto in classifica. <Ma ciò non ha scalfito il giudizio dei tifosi che nel giorno del suo addio al club lo hanno acclamato come un eroe.

Non solo Ranieri è riuscito nell'impresa di salvare il Cagliari, anche Marco Baroni che ha vestito l'azzurro da calciatore vincendo lo scudetto nel 1990 e la Supercoppa Italiana, ha salvato il Verona. Quella del tecnico scaligero è stato un compito ancor più difficile dopo il mercato di gennaio che ha visto andar via 11 giocatori tra cui alcuni dei più importanti. Una salvezza che vale quanto un trofeo per lui.

A cura di Sara Ghezzi

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