- SSC Napoli 2024/25
- Rosa Napoli Hall of Fame
- Champions League
- Coppa Italia
- Europa League
- Calciomercato Napoli
- Ultimissime Calcio Napoli
- Rassegna
- Video/Foto
rubriche
Getty Images
Un Napoli in versione deluxe schianta l’Udinese alla Dacia Arena. Piano gara perfetto di Spalletti in ogni momento del gioco: al 1-5-3-2 in fase di non possesso di Gotti, gli azzurri si schierano alternando in costruzione un 1-4-2-3-1 (Elmas da trequarti), oppure utilizzando Di Lorenzo/Mario Rui da falso terzino dentro al campo per creare superiorità numerica in mediana e lasciare spazio in ricezione a Fabian, il regista vagliato da Spalletti. Regista che ha trovato finalmente l’operatore giusto e complementare, Anguissa.
La proverbiale densità dei friulani viene disinnescata con una semplicità disarmante. La scelta di Gotti di far (in)seguire i quinti Molina e Stryger Larsen su Insigne e Politano per mantenere una copertura lunga su Osimhen, - e soprattutto sporcare gli spazi di mezzo invase dalle mezzali con i braccetti difensivi – è demolita dai contromovimenti corto/lungo degli esterni, da un possesso chiaro ed equilibrato conseguito su tempi eccezionali nelle giocate in verticale. Si veda il primo gol il filtrante di Mario Rui su Insigne. Il mantra è attirare su la pressione dell’Udinese per imbucarla appena si aprono gli spazi e sfruttare poi l’abilità in campo aperto del numero 9 nigeriano.
In fase di non possesso, Spalletti ricuce un 1-4-5-1 con una delle mezzali pronte ad alzarsi sul portatore palla, lasciando un angolo di passaggio verso il centro e quindi evitare le temibili combinazioni in catena laterale dell’Udinese.
Anche in questa partita, i sostituti sono stati all’altezza e la sensazione è che si stia creando una competizione stimolante per trovare più minuti possibili. La notizia più bella è che il Napoli di Spalletti, dopo quattro vittorie consecutive e il pareggio in rimonta a Leicester, non abbia espresso ancora il suo potenziale tecnico/tattico, eppure sembra che abbia trovato uno degli elementi più importanti per distinguere una buona squadra da un’ottima: la personalità.
Bruno Conte
Uefa C Mister Under 16 Turris
Viesse Sport
© RIPRODUZIONE RISERVATA