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TOP&FLOP 37ª giornata: Lo Spezia rest(A), Insigne si supera. Pirlo, vincere non basta!

Mattia Fele

Top&Flop | La giornata 37 del campionato di Serie A 2020/21 si è chiusa ieri sera con il match tra Verona e Bologna. Tanti ancora una volta sono stati gli spunti offerti dalle 10 gare: la redazione di Calcionapoli1926.it, dopo...

Top&Flop | La giornata 37 del campionato di Serie A 2020/21 si è chiusa ieri sera con il match tra Verona e Bologna. Tanti ancora una volta sono stati gli spunti offerti dalle 10 gare: la redazione di Calcionapoli1926.it, dopo un’analisi accurata degli eventi delle gare della giornata, propone la nota rubrica a cadenza settimanale sugli eventi Top e Flop del turno appena trascorso.

TOP&FLOP – 37ª giornata

TOP

INSIGNE: Lorenzo è cresciuto, ora si può dire. Non è più soltanto il giocatore talentuoso da proteggere e tenere a bada nelle esternazioni. È il capitano del Napoli e lo ha dimostrato, sta al Napoli come Lukaku sta all'Inter e come Ronaldo sta alla Juventus. Si tratta del vero fuoriclasse degli azzurri e ha carisma, o almeno lo sta dimostrando nell'ultimo anno. Sono 19 le reti in campionato e sono tantissime per un esterno come lui, mai abituato a vedere (o a centrare) così tanto la porta. La sua gara contro la Fiorentina ne è espressione certa e decisa, è sempre stato luce e riferimento per tutti. E punta a farlo anche con l'Italia di Mancini.

LO SPEZIA: Grande risultato per i liguri di Italiano, portati alla salvezza con una giornata di anticipo e sempre con un'idea di calcio ben proposta e ben definita. Senza rinunciare mai all'attacco, alla linea difensiva alta, al gioco di squadra (e molte soddisfazioni sono arrivate come la vittoria a Roma, a Napoli, il pareggio contro l'Inter e la vittoria contro il Milan): il tutto con una rosa sulla carta inferiore rispetto alle varie concorrenti, che hanno tutte giocatori forti e abituati a concorrere per determinati palcoscenici. E pensare che lo Spezia nelle ultime settimane ha avuto diverse battute d'arresto importanti! Senza quelle, chissà dove sarebbero potuti arrivare. Il rischio però di una retrocessione netta l'anno prossimo esiste eccome, specie se il tecnico dovesse viaggiare verso altri lidi...

(Getty Images)

FLOP

ANDREA PIRLO: La sua Juventus è quinta in classifica al termine dei fatti (alcuni indegni ndr) dell'ultima giornata di campionato. E il tecnico bianconero chiosa così quando gli viene chiesto della passerella all'Inter: "A noi non l'hanno mai fatta, la società si è già complimentata abbastanza". Non una grandissima dichiarazione di un uomo che i campi li conosce e che dovrebbe dare un esempio diverso: Claudio Ranieri docet. Andrea è confuso fuori e dentro il rettangolo di gioco, e quella che si vuole far passare come sincerità e schiettezza (e addirittura per sapersi mettere in discussione) talvolta confina con un'arroganza parecchio inconcludente. E anche senza basi.

MILAN: Nonostante la grandissima solidità e le prestazioni - sempre di squadra e molto generose - il Milan di Pioli è stato fermato da un piccolo Cagliari (già salvo) a San Siro, e ha riaperto di fatto il discorso qualificazione per la Juventus. I rossoneri ora dovranno giocarsi la qualificazione a Bergamo contro l'Atalanta, che come sappiamo non è così facilmente domabile anche se ha già raggiunto l'obiettivo. Senza dimenticare che il secondo posto vale 5 milioni in più rispetto al quarto. Tutto indicherebbe quindi verso una sola valutazione: i rossoneri si sono persi sul più bello. E menomale che c'era Donnarumma...

A cura di Mattia Fele 

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