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TOP&FLOP 33ª giornata: Parma-Crotone contro la Superlega, Berardi illuminante. CR7 è solo un ricco ornamento

Mattia Fele

Top&Flop | La giornata 33 del campionato di Serie A 2020/21 si è chiusa ieri sera con il match tra Napoli e Lazio. Tanti ancora una volta sono stati gli spunti offerti dalle 10 gare: la redazione di Calcionapoli1926.it, dopo un’analisi...

Top&Flop | La giornata 33 del campionato di Serie A 2020/21 si è chiusa ieri sera con il match tra Napoli e Lazio. Tanti ancora una volta sono stati gli spunti offerti dalle 10 gare: la redazione di Calcionapoli1926.it, dopo un’analisi accurata degli eventi delle gare della giornata, propone la nota rubrica a cadenza settimanale sugli eventi Top e Flop del weekend appena trascorso.

TOP&FLOP – 33ª giornata

(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images )

PARMA-CROTONE: Al Tardini abbiamo avuto prova del Calcio. Quello vero, non quello rotto. Quello "partito dal basso", ma non nel senso tecnico della perifrasi (che pure sta avendo tanto successo ed è metafora di questo sport). Entrambe le formazioni sono quasi già matematicamente retrocesse, ma la partita è finita 3-4: se i tifosi non si appassionano a questo - ed hanno bisogno di guardare 4 volte all'anno Real Madrid-Manchester City - è forse anche meglio che il calcio fallisca. Questo non per santificare l'UEFA, anzi. Ma di certo per biasimare chi ha pensato di eliminare dal palcoscenico e dall'appeal mondiale gare come quella di ieri in Emilia, che ha dato spettacolo e fatto riflettere molti. Parma-Crotone è manifesto anti-Superlega, anti-elitario, anti-oligarchico. Poi, una domanda: le 12 squadre (che ora sono - ancora? - 3) da dove credono di aver preso i campioni? De Bruyne, De Jong, Messi, Ronaldo. Da dove provengono? Il calcio è gavetta. Il mondo si costruisce anche grazie a chi sta dietro le quinte. Gli autori minori a volte in un libro di Letteratura si studiano poco, ma è anche grazie a loro che abbiamo i Dante, i Leopardi, i Foscolo. Il faccione (la facciata) non è tutto. I soldi sono niente. Il mondo è di tutti.

BERARDI: Altra bellissima prova del Sassuolo di De Zerbi contro la Sampdoria di mister Ranieri, che poco ha da chiedere a questo campionato. La scorsa settimana abbiamo parlato di Raspadori, bella scoperta che può divenir certezza con gli anni. Ma c'è un giocatore in neroverde che da troppi anni giocava su di un'altalena, alternava espulsioni e brutti gesti a grandissime giocate e poi ancora periodi di magra, infortuni. Domenico Berardi è stato per anni uno dei giocatori più tediosi della Serie A. Ora finalmente possiamo dirlo: è cresciuto. Ci è voluto un po' (ma non tutti maturano allo stesso momento e nello stesso modo) ma ora possiamo dire che è un giocatore degno di affacciarsi da titolare agli Europei 2021. Goal in campionato: 14.

(Getty Images)

FLOP

BENEVENTO: Spiace anche dirlo, ma la squadra di Inzaghi ha perso quel fuoco. La qualità sembra essersi opacizzata e aver lasciato posto ad una paura, una grande paura, che annebbia tutte le giocate dei giallorossi campani. Quando le cose non vanno, si sa, la personalità deve venir fuori: ma non bastano i vari Glik, Insigne, Lapadula (che di queste situazioni ne ha vissute, eccome). Anche il tecnico sembra in confusione, e di questo passo il mantenimento della categoria è complesso. Si sono riprese Cagliari e Torino, si è allontanato il Genoa e sembra difficile credere che la Fiorentina possa venir risucchiata da questo vortice basso. In Campania c'è preoccupazione ed asfissia, servono punti. E c'è un dato straordinario: il Benevento avrà Milan e Atalanta in trasferta ma poi Torino, Crotone e Cagliari. Scontri diretti (ma il Crotone è già in B) per il futuro. Ci sarà da gioire o piangere...

PAULO FONSECA: Brutta deriva quella della Roma di Paulo Fonseca. Passi anche (non dovrebbe) l'interruttore mentale spento - con una squadra del tutto votata a raggiungere l'obiettivo Europa League -, i giallorossi stanno offrendo bruttissime prestazioni con continuità. Di campanelli d'allarme se n'erano già visti, ma ora le sconfitte non vengono equilibrate più dalle prestazioni brillanti. Contro l'Atalanta il salvataggio di Cristante, poi poco altro. Contro il Parma penultimo una sconfitta indegna, così come contro il Cagliari (in vantaggio 3-1), in ripresa ma sempre con grandissimi difetti. Viene da chiedersi come arriverà la Roma allo scontro con il Manchester, che nel frattempo è secondo in Premier League e può permettersi di pareggiare a Leeds per 0-0. Le sensazioni non sono confortanti.

CRISTIANO: Una delle più brutte prestazioni di Ronaldo da quando veste la maglia della Juventus. Sembra che il portoghese sia scollato, solo e quasi se ne freghi dei suoi compagni. Contro la Fiorentina una prestazione ornamentale, da soprammobile vinto all'asta di un magnate. Sembra svogliato in senso arrogante, come quando in terza elementare un bambino s'annoia se sa già leggere e vede i compagni ancora alle prese con il lento sillabare. Ma allora, perché è ancora a Torino? Sorge un dubbio, data la componente individualistica che ricopre la sua personalità almeno per il 90%: cosa pensa CR7 della Superlega? Noi un'idea ce l'abbiamo...

A cura di Mattia Fele 

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