Top&Flop | La giornata 29 del campionato di Serie A 2020/21 si è chiusa ieri sera con il match tra Bologna ed Inter. Tanti ancora una volta sono stati gli spunti offerti dalle 10 gare del weekend: la redazione di Calcionapoli1926.it, dopo un’analisi accurata degli eventi delle gare della giornata, propone la nota rubrica a cadenza settimanale sugli eventi Top e Flop del weekend appena trascorso.
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TOP&FLOP 29ª giornata: Simy avvicina CR7, ma Di Lorenzo dà i punti al Napoli. Milan, che succede?
Top&Flop | La giornata 29 del campionato di Serie A 2020/21 si è chiusa ieri sera con il match tra Bologna ed Inter. Tanti ancora una volta sono stati gli spunti offerti dalle 10 gare del weekend: la redazione...
TOP&FLOP – 29ª giornata
TOP
SIMY: Partita rocambolesca allo Stadio Maradona di Napoli tra Napoli e Crotone: gli azzurri di Gattuso partono a razzo grazie ad una formazione tutta votata all'attacco. Mertens ed Osimhen insieme posti in verticale l'uno rispetto all'altro sono devastanti, così come lo è il divario tecnico tra le due formazioni. Cosmi ci prova, organizza la sua squadra con coraggio ma raccoglie solo briciole nei primi 20': così il Napoli si porta sul 2-0, in volata e con la consapevolezza di poterne fare altri e che nessuno (o almeno non il Crotone) potesse fermarlo. Poi lo scivolone di Manolas regala un goal a Simy Nwanko, ma subito Mertens ristabilisce le distanze (ancora su punizione, ndr). Nel secondo tempo gli azzurri fanno harakiri: Maksimovic si perde Messias e Simy segna ancora! È 3-3: gara poi risolta solo da un sinistro di Di Lorenzo nel finale. Ma non è questo il punto: il nigeriano (quello del Crotone) ha raggiunto i goal segnati da CR7 nel 2021. Non c'è altro da aggiungere. BRAVISSIMY.
MURIEL: Oramai non si tratta più di un rincalzo, di un pezzo di ricambio. Luis Muriel è un giocatore completo, un vero top del nostro campionato: 18 goal, tanti assist, strappi continui. Gasperini strepitoso nel trovargli la posizione giusta da seconda punta, ma il merito va a chi ha deciso di prenderlo con forza, anche dopo le esperienze (mediocri) all'estero e al ritorno in Serie A. Questo Muriel è la versione migliore di se stesso, più forte anche del ragazzino che giocava a Lecce e che faceva innamorare i salentini, popolo accogliente ma difficile. La Colombia veste in nerazzurro in attacco e fa bene: anche per Zapata altra marcatura ieri contro l'Udinese - che tra l'altro è una squadra in ottima forma - con la solita esplosività. Difficile pensare la Dea fuori dalla Champions.
GIOVANNI DI LORENZO: In troppi hanno criticato uno dei migliori terzini italiani degli ultimi anni. Sì, ha qualche pecca - specie nella velocità di pensiero e nei tempi delle scelte, che nel calcio contano tanto oggi - ma è ordinato, umile, fisico. Ha buone letture e buona progressione, ottimo stacco, begli inserimenti e può anche calciare in porta. Non avrà piedi sopraffini ma è in grado di compensare con un altissimo QI calcistico, che non è roba da poco (in questa speciale classifica, tra i primi posti di certo ci sarebbe Mertens, di una furbizia assoluta ndr). Strepitosa la finta a rientrare per fornire l'assist ad Insigne, e molto bello il rasoterra che ha di fatto risolto la partita. Uno ad uno tutti i luoghi comuni a Napoli (come quelli su Napoli, a pensarci ndr) fanno tutti giù per terra: Di Lorenzo sa giocare a calcio.
FLOP
MANOLAS: Kostas Manolas ha grandi doti atletiche e tecniche, grandi capacità di lettura del gioco e buonissimo stacco di testa. Ciò che sembra mancargli a volte è la motivazione, oltre alla continuità (grande problema del greco, che perde sempre 10-12 partite a stagione causa infortuni). Nelle ultime gare ha causato un rigore a Sassuolo al 93' (se il Napoli ora avesse i due punti in più di Reggio Emilia sarebbe quarto, ndr) ed ora ha sulla coscienza due dei tre goal del Crotone di ieri. In coppia con Koulibaly ad inizio anno aveva fatto non bene, benissimo. Ora qualcosa non torna, ma il Napoli ha bisogno di tutta la sua applicazione per arrivare a vincere più partite possibili in questo rush finale.
MILAN: Qualche dato. I rossoneri di Pioli hanno conquistato 26 punti nelle ultime 10 gare, 8 nelle ultime 5. Ma in tutto ne hanno 60: ciò significa che nelle prime 18 ne avevano conquistati quasi 40. La differenza è netta, ed è soprattutto data dalle gare a San Siro. Oltre a perdere con Juventus, Inter e Napoli, il Milan ha pareggiato con il Verona, con la Sampdoria, con l'Udinese. Il calo è netto, o forse è un ridimensionamento dovuto ai diversi valori tecnici, una normalizzazione di un'anomalia. In qualsiasi caso Pioli deve fare molta attenzione se non vuole perdere il quarto posto, che sarebbe vitale per una squadra che non sente quella musichetta da troppi anni.
A cura di Mattia Fele
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