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(Photo by SSC NAPOLI/SSC NAPOLI via Getty Images)
Top&Flop | La giornata 35 del campionato di Serie A 2020/21 si è chiusa ieri sera con il match tra Juventus e Milan. Tanti ancora una volta sono stati gli spunti offerti dalle 10 gare: la redazione di Calcionapoli1926.it, dopo un’analisi accurata degli eventi delle gare della giornata, propone la nota rubrica a cadenza settimanale sugli eventi Top e Flop del weekend appena trascorso.
TOP
OSIMHEN: Iniziano a farsi sostanziose le prestazioni di Victor Osimhen con la maglia del Napoli. Il nigeriano ha segnato il suo nono e decimo goal in questo campionato, con una velocità media strepitosa e con grande forza e tecnica. Molto di più di quanto qualcuno vorrebbe far credere. Il giocatore ha sfondato le linee dello Spezia (colpevolmente troppo tese in avanti: lo sprezzo del pericolo non è sempre saggezza ndr) e ha chiuso la partita in un tempo, per poi servire anche l'assist di piatto per Lozano a fine gara. Victor sta iniziando a conoscere i compagni, i compagni lo hanno capito, sanno come sfruttarlo e il mix sembra dorato. Il futuro è suo.
CLAUDIO RANIERI: Non esistono altri allenatori in Italia con la stessa classe e conoscenza, e non è solo un fatto d'età. Si tratta di una particolare nobiltà d'animo, di un modo d'essere così radicato che è poi semplicemente saper competere, saper apprezzare gli altri, sapersi distinguere in modo puro e non auto-imposto. Dovrebbe essere la normalità (applaudire gli avversari che meritano, ndr), ma invece siamo purtroppo costretti oggi - dato ciò che vediamo ogni giorno - a doverci congratulare perché qualcuno ci ricorda che lo sport non è per niente una questione importante come lo si crede. Se si perde, fa niente. Chi vince va lodato. Ma oggi applaudiamo Claudio.
SASSUOLO: Rinasce il Sassuolo di De Zerbi, che ha ritrovato una certa brillantezza e forse (senza forse) qualche motivazione dopo la discesa capitale della Roma di Fonseca (a breve di Mou). Le ultime gare fanno pensare che i neroverdi riusciranno ad acchiappare quell'Europa che è, come dice il tecnico, "coronamento di un percorso triennale". Tra l'altro meritato. L'allenatore probabilmente lascerà - per un esperienza estera - ma come dice Daniele Adani il Sassuolo non perde mai le partite. Solo i punti. E se poi vince anche quelli...
(Getty Images)
FLOP
MAZZOLENI: Inspiegabile chiamata al VAR di Mazzoleni (che per la seconda volta di fila si trova ad arbitrare il Cagliari in Campania), che non ha lasciato che decidesse il campo su un contatto di lieve entità tra Viola e un difensore sardo in Benevento-Cagliari. Tralasciando il brutto girone di ritorno dei campani (solo una vittoria in 16 gare) e quello magnifico del Cagliari (quinto risultato utile di fila), se Doveri fischia rigore su quell'intervento perché giudica ci sia stato un contatto, e il VAR ammette che il contatto c'è stato, da protocollo non può intervenire. Il resto è piuttosto strano: perché il VAR (sempre Mazzoleni) domenica scorsa a situazione simile non è invece intervenuto per giudicare il contatto tra Osimhen e Godin (molto più lieve di questo)? Errore di comunicazione? Un'altra interpretazione riguarda una simulazione: il VAR può intervenire se ritiene ci sia stato un tuffo. Ma allora Viola va ammonito? Doveri ha detto a Inzaghi, negli spogliatoi che "il contatto era troppo lieve". Ma allora dove sta la verità? Il sospetto è sempre dietro l'angolo, dovrebbero saperlo. Servirebbe un po' di furbizia: arbitri, è tempo di PARLARE!
SIMONE INZAGHI: Solita tiritera a fine partita del tecnico della Lazio, che dopo un ottimo periodo di forma cade in casa della Fiorentina e si lamenta, ancora e ancora, di fronte ai teleschermi. Gaffe interessante quella di questa volta, dove si ammette che Lazzari avesse giocato con la febbre a 38 (ma siamo pur sempre durante una Pandemia...). La sua squadra è forte, lui è bravo: perché aggrapparsi agli specchi scivolosi dopo ogni sconfitta? Il contrario di suo fratello...
VINCENZO ITALIANO: Male anche il tecnico dello Spezia, tanto esaltato dalla critica per una buona stagione e per un gioco (oltremodo) propositivo offerto dai suoi. Questo stesso gioco però gli ha rifilato 4 gol, perché regalare 60 metri a Osimhen è come auto infliggersi frustate dolorose. D'accordo il coraggio, ammirevole il non voler scendere a patti con nessuno pur di tener fede alla propria idea di calcio e di gioco, ma lo Spezia è a 34 punti ed è ufficialmente la squadra che si gioca la salvezza col Benevento. Sì, ha fatto più punti nel girone di ritorno rispetto alla Strega ma non sembra comunque poi così stabile e sicura dei propri mezzi. Ne vedremo delle belle ma a volte servirebbe un calcio più Italiano...
A cura di Mattia Fele
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