Top&Flop | La giornata 27 del campionato di Serie A 2020/21 si è chiusa ieri sera con il match tra Milan e Napoli. Tanti ancora una volta sono stati gli spunti offerti dalle 10 gare del weekend: la Roma si è fermata contro il Parma, Cristiano Ronaldo ha risposto alle critiche con una tripletta a Cagliari. Bene anche l'Inter, che ottiene un allungo fondamentale sul Milan, e la Fiorentina, con un Vlahovic in grandissimo spolvero. La redazione di Calcionapoli1926.it, dopo un'analisi accurata degli eventi delle gare della giornata, propone la nota rubrica a cadenza settimanale sugli eventi Top e Flop del weekend appena trascorso.
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TOP&FLOP 27ª giornata: Il ritorno di Pasalic, Vlahovic mostruoso. Roma sconfitta dal Parma o dal Karma?
Top&Flop | La giornata 27 del campionato di Serie A 2020/21 si è chiusa ieri sera con il match tra Milan e Napoli. Tanti ancora una volta sono stati gli spunti offerti dalle 10 gare del weekend: la Roma si è fermata contro il Parma,...
TOP&FLOP – 27ª giornata
TOP
VLAHOVIC: Prova pazzesca in casa del Benevento per la Fiorentina di Prandelli (per la prima volta i Viola hanno segnato più di due goal per due gare di fila). Il protagonista è sempre lo stesso, e viene dalla Serbia. Vlahovic è andato a segno tre volte contro Inzaghi ed ha mostrato la sua tecnica ed esplosività in tutti e tre i goal. Controllo orientato, scarichi, inserimenti, tempi giusti. Questo qui è uno da grande squadra. Per di più, la Fiorentina sembra improvvisamente rinsavita da un torpore mistico incomprensibile, che l'aveva resa - e l'avevamo più volte detto - la squadra più noiosa del campionato. Ma si è accesa una lampadina nel reparto offensivo, e tutto il resto accompagna - sempre a fatica, ma almeno accompagna -. Si intravede un barlume di luce. A Firenze possono sorridere: non hanno sbagliato proprio tutto tutto. Solo quasi tutto.
JURIC E DE ZERBI: La partita tra Sassuolo e Verona è stata (oltre che bellissima) un incontro-scontro tra i due tecnici più promettenti che il panorama italiano offre ad oggi, seppure con metodologie diverse. Juric è gasperiniano fino all'osso, gioca uomo-contro-uomo, mangia le squadre avversarie in fatto di ritmo ma aggiunge tanta qualità negli ultimi 25 metri. Fa avanzare i difensori (altro goal per Dimarco, altro assist per Faraoni), i centrocampisti centrali. Il reparto "arretrato" non esiste, è a Verona un concetto relativo. Non si va all'indietro, si tiene la testa solo verso l'altra metà campo. De Zerbi invece va di pazienza e di ricami, per poi accelerare lo sviluppo con i dai-e-vai in zona centrale, sfruttando la qualità tra le linee di Djuricic, Berardi, Traoré, Boga e chi più ne ha più ne metta. Risultato: 3-2 e spettacolo puro. Perché in campo abbiamo visto potenzialità, princìpi ed idee, uno spettacolo fatto di pochi errori tattici e di tanta organizzazione. In una sfida così, nessuno perde.
MARIO PASALIC: È tornato il jolly migliore di Gasperini, uno di quei giocatori che altrove e con qualcun altro in panchina non sarebbe lo stesso. Pasalic ha segnato una doppietta dopo tante assenze, dimostrandosi ancora una volta l'uomo in più (segnò anche al PSG in Champions League, nei Quarti di finale ad agosto 2020) tra le linee avversarie. Il suo modo di giocare è molto particolare ma è dinamico e difficile da prevedere, molto fisico ed intelligente quanto a posizionamenti ed inserimenti centrali. Il tecnico dell'Atalanta ora ha infinite possibilità di schierare il suo tridente offensivo: Zapata, Ilicic, Muriel, Pessina, Pasalic, Miranchuk, Kovalenko e Lammers. Tutti giocatori che possono ricoprire tutte e tre le posizioni, con un talento in crescita. Questa squadra dà l'impressione di essere solo all'inizio del suo splendore.
FLOP
ROMA: Doppia bruttissima figura della Roma in una sola settimana, prima fuori dal campo e poi sul terreno del Tardini (2-0 per il Parma, ndr). Sabato la società giallorossa ha fatto recapitare una lettera di reclamo (che non citava neanche la Juventus, ma solo il Napoli) alla Lega Serie A per lamentarsi del rinvio - legittimo - della gara tra Juventus e Napoli. La motivazione parafrasata e riassunta: "Noi giocheremo in Europa League giovedì, il Napoli no e potrà riposare di più. Il campionato è falsato". Punto primo: la gara tra Juventus e Napoli si sarebbe dovuta giocare il 4 ottobre. Non si è giocata il 4 ottobre, quindi il campionato è comunque - nel senso in cui lo intende la Roma - già "falsato". Punto secondo: quando il Napoli è uscito dall'EL, si è deciso di piazzare la gara nella prima data disponibile (che al Napoli già non andava bene). Gli azzurri subito hanno chiesto il rinvio, giudicando molto ingiusto giocare a Milano, Torino e Roma in 7 giorni, data anche la difficoltà nell'organizzare le trasferte nell'era Covid. Ma la Juventus non era ancora uscita dalla Champions, ergo, di date alternative ce n'erano poche. Punto terzo: la Juve esce dalla Champions e chiede insieme al Napoli il rinvio. La Lega dice: okay. La lettera di Friedkin e co. non è altro che un lamento elegiaco disperato: come quando ai bambini prometti le giostre, ma poi viene a piovere... Ciliegina sulla torta il 2-0 di domenica. Sarà il Parma o sarà il Karma?
CLAUDIO RANIERI: Brutta gara della Sampdoria in casa di un Bologna molto agguerrito, che cercava la vittoria da un bel po' di giornate. I blucerchiati ci hanno ormai abituati in questo campionato a prestazioni un po' altalenanti: a volte molto solide, altre volte un po' mediocri. L'impressione è che squadre proprio come il Bologna, la Sampdoria, l'Udinese che non hanno già più nulla da chiedere al campionato (se l'avessero mai avuto, ndr) facciano molta fatica a trovare degli stimoli costanti. E questo è difficile da biasimare, in un anno anomalo come questo, dove limare danni è l'obbligo principale nell'interesse di tutti. Ma si può invece biasimare Claudio Ranieri, che ai microfoni di Sky si presenta stizzito e pronuncia parole irrispettose che qui non ripetiamo verso l'arbitro Irrati. Ognuno dovrebbe rispettare il lavoro degli altri. Tutti possono sbagliare: e lui di certo non è esente da colpe per quell'assenza completa di motivazioni che la sua squadra ha palesato nel 70% delle gare giocate.
A cura di Mattia Fele
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