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Roma-Napoli, l’analisi tattica: Spalletti ha eluso le trappole di Mourinho

Domenico D'Ausilio

L'analisi tattica di Mister Bruno Conte

Il Napoli capolista dà il primo strappo al campionato, battendo all’Olimpico la Roma. La scacchiera tattica della partita lasciava, come prevedibile alla vigilia, la prima mossa al Napoli con i giallorossi preparati a contrastare le maggiori pericolosità degli azzurri con diverse trappole, come indicato nel post partita da Spalletti, disseminate in determinate situazioni di gioco.

Roma-Napoli, l'analisi tattica

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Il piano gara di Mourinho prevedeva nel suo 1-3-5-2, nella costruzione del Napoli un marcamento a uomo di Pellegrini su Lobotka e un sistema di uscite in pressione dei quinti sui terzini Olivera e Di Lorenzo e il conseguente avanzamento dei braccetti sugli esterni offensivi di Spalletti. In particolare, sul lato sinistro solitamente d’inventiva del Napoli, composto da Kvara e Zielinski, ad aiutare nella fase di non possesso della Roma ripiegava anche Zaniolo, restringendo ancora più lo spazio su quel lato. Gli sbocchi offensivi degli azzurri, occlusi movimenti fuori dentro dei terzini e la mancanza di fluidità nelle rotazioni del centrocampo, hanno indirizzato la partita sull’appoggio in figura verso Osimhen, in un duello continuo con Smalling. In questi termini, col nigeriano a ripulire diverse azioni, senza mancare poi di attaccare la zona cieca, seppur esigua della linea difensiva romanista, mi è parso un Napoli più vicino a quello dell’anno scorso piuttosto che quello visto quest’anno. Ed è anche qui che risiede la forza di questa squadra. L’interpretazione della gara. Il gol con lancio di Politano sembra preso da qualche frame della stagione 21/22 con lo stesso o Fabian Ruiz o Insigne a lanciare il 9. Ciò conferma anche l’idea di Spalletti di insistere nel tenere in campo Osimhen, senza cambiare i terminali offensivi.

Anche la Roma si iscrive dunque alla lista di squadre che cercano di adattarsi al gioco azzurro. Annullate quasi del tutto l’abilità nell’attaccare la seconda palla e risalire velocemente il campo della squadra della Capitale, grazie all’enorme lavoro dei centrali Kim e Jesus, con solo qualche grattacapo nelle imbucate interne per la corsa di Zaniolo tra il centrale brasiliano e Olivera. Per il resto, zero pericolosità, solo tanta fisicità.

Undicesima vittoria consecutiva con un ritorno al passato più vicino. La credibilità alle ambizioni scudetto del Napoli aumentano di settimana in settimana.

Mr Bruno Conte

Under 15 F.C Turris

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