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PUNTI DI SVISTA – Serie A, il pagellone del 2021: promossi e bocciati dell’anno
In Italia 60 milioni di CT, il calcio da sempre unisce e divide l'opinione pubblica. Noi di calcionapoli1926.it, commenteremo una notizia un fatto un accadimento visto da prospettive opposte, con Giuseppe Canetti e Tony Sarnataro.
31 dicembre 2021, ultimo giorno dell'anno, 365/365. Tempo di bilanci anche per la serie A. Numero dunque speciale della rubrica, dove non ci saranno due tesi contrapposte ma il meglio e il peggio del 2021 delle squadre del massimo campionato. Il classico pagellone. Come ogni fine anno che si rispetti, non può mancare il pagellone. E dunque andiamo a vedere promossi e bocciati di quest'anno solare che giunge alla sua conclusione. Che voto avrà meritato il Napoli?
VOTO 10 ALL'INTER
Da Antonio Conte a Simone Inzaghi: è cambiato il condottiero ma non la forza straripante della squadra nerazzurra. Dopo aver conquistato lo scudetto in modo perentorio, l'Inter, orfana anche di Lukaku e Hakimi, è partita in sordina nel campionato 2021-2022, ma poi pian piano è tornata la schiacciasassi della scorsa stagione. Visto lo scenario catastrofico che si era dipinto in estate, i quattro punti di vantaggio sul Milan e i sette sul Napoli sono già una medaglia sul petto per il tecnico ex Lazio e i suoi ragazzi. Massimo dei voti meritato.
VOTO 9 A... MILAN E ATALANTA
Milan e Atalanta, assieme al Napoli, sono le principali antagoniste dell'Inter per il Tricolore. E lo hanno dimostrato sul campo, piazzandosi seconda e terza nella scorsa stagione e mantenendo gli standard in quella corrente. Nonostante qualche alto e basso negli ultimi mesi, sono sempre lì ad inseguire l'ambito traguardo e lo fanno dispensando bel gioco. Se per i bergamaschi non è una novità, per i rossoneri invece è questa la bella notizia. La cura Pioli-Zlatan sta dando i suoi frutti. Mentre Gasperini prosegue dritto per la sua strada. Perde i pezzi (vedi Gomez e presto Muriel) ma il copione resta sempre uguale. Il 10 al primo trofeo (pesante).
VOTO 8 A... NAPOLI ED EMPOLI
È vero, il 2021 è stato anche l'anno delle magre figure, di Napoli-Verona e della non qualificazione in Champions League. Però il bilancio in casa azzurra è tutto sommato positivo. Perché non si possono dimenticare le prime uscite di questa stagione, in cui Insigne e compagni ci hanno fatto tornare qualche anno (per non dire decennio) indietro. Quella allenata da Spalletti, al netto di qualche défaillance fisiologica derivante da Covid e infortuni, è una squadra rinata. Certo, i difetti storici non sono stati cancellati, per quelli ci vorrà ancora del tempo. Ma noi siamo sicuri che ci sono tutti i presupposti affinché ciò avvenga. Otto di stima ed incoraggiamento.
Bene anche l'Empoli, che ha ritrovato la Serie A ed ha mostrato alle dirette concorrenti per la salvezza come si costruisce una squadra giovane ma pronta. La scelta di Andreazzoli per rimpiazzare Dionisi è l'emblema dell'empolipensiero e sta premiando il club.
VOTO 7,5 A... FIORENTINA, SASSUOLO E VERONA
La prima parte di 2021 per la Fiorentina è stata molto negativa, quasi da bocciatura senza attenuanti. Dall'estate in poi, però, Commisso e Barone hanno cominciato a fare scelte azzeccate, azzeccatissime, come l'ingaggio di Vincenzo Italiano per la panchina dopo il litigio con Gattuso. Peccato che presto la squadra perderà Vlahovic, ma questa è un'altra vicenda che fa onore alla Viola.
Degna di nota anche l'annata del Sassuolo, ormai protagonista di qualità del campionato italiano, guidato prima da De Zerbi e poi da Dionisi. I neroverdi, ormai, sono un modello di riferimento del calcio italiano. E lo saranno per tanto tempo.
Il passaggio da Juric a Di Francesco, diciamocelo chiaramente, tutti avevamo capito che fosse destinato ad "affossare" il club scaligero. A Verona ci hanno messo un po' di più per realizzarlo, ma sono stati molto bravi a virare subito su un allenatore, Igor Tudor, il quale ben si sposa con la mentalità che il tecnico croato ha lasciato in eredità al gruppo. Come si suol dire si sono "salvati in calcio d'angolo". Bene, ovviamente, anche la prima parte di stagione, con una permanenza in A ottenuta molto anticipatamente.
VOTO 7 A... UDINESE, VENEZIA, SPEZIA
Promosse a pieni voti anche Udinese e Venezia. Il club bianconero, al di là dei risultati del campo, è tornato al progetto iniziale di investire sui giovani. Lo stesso che stanno portando avanti anche i lagunari, che però (con tutta probabilità) "quota quaranta" dovranno sudarsela fino all'ultima giornata. Solo il tempo dirà se la lungimiranza verrà ripagata, intanto iniziamo a farlo noi. Discorso simile per lo Spezia: dopo il grande exploit con Italiano, in Liguria si stanno vivendo, purtroppo, momenti più complicati. Non resta che aggrapparsi al progetto. Lo si sta facendo con coraggioso attaccamento, ma tra tante insicurezze dirigenziali. Staremo a vedere come andrà a finire. Il bottino è positivo considerando la prima parte di 2021.
VOTO 6 A... BOLOGNA, TORINO E SAMPDORIA
Sufficienza e non di più per Bologna e Torino. I felsinei mancano sempre il salto di qualità, staccando troppo presto la spina a salvezza ottenuta. I granata, invece, guadagnano la promozione solo per il discreto girone d'andata con Juric alla guida, visto che nella scorsa sono stati più i bassi che gli alti. La Samp, infine, senza infamia e senza lode.
VOTO 5 A... LAZIO E ROMA
Le due romane non hanno vissuto un anno con i fiocchi, tutt'altro. Terminano il campionato rispettivamente al sesto e settimo posto, ovvero i due posti peggiori nel novero delle "sette sorelle". In estate si pensa alla svolta con gli ingaggi di Sarri e Moruinho, due maghi della panchina. Ma le cose non sono andate meglio col nuovo campionato e le speranze presto sono diventate illusioni. Sicuramente pagano la colpa di una squadra non completa e all'altezza delle primissime piazze della serie A, ma è lecito aspettarsi qualcosa in più. 32 i punti dei giallorossi, 31 quelli dei biancocelesti al giro di boa tra sesto e ottavo posto. C'è da migliorare.
VOTO 4 ALLA...JUVENTUS
Vero sono arrivate due coppe, ma tutto il resto è assolutamente da cestinare per una squadra che fino al 2020 era solita dominare in Italia. Un quarto posto preso per i capelli solo grazie al tonfo del Napoli col Verona, il siluramento di Pirlo con il ritorno di Allegri ma i risultati non sono quelli sperati. Attualmente al quinto posto, con una distanza cospicua dal piazzamento Champions. Non andarci sarebbe un fallimento sportivo. Ma se sul campo le cose sono state insufficienti, peggio si è fatto fuori. Tra la cessione di CR7 e la sua mancata sostituzione, la questione della Superlega e quella delle plusvalenze. No, non un bell'anno per il club di Agnelli.
VOTO 3 A...CAGLIARI E GENOA
Le due squadre rossoblu si sono salvate nello scorso campionato, soprattutto i sardi per il rotto della cuffia, con una rimonta monstre nell'ultimo mese. E questo già basterebbe per non dare un voto così basso. Ma nel nuovo campionato sono totalmente un disastro. 10 e 11 punti raccolti in 19 partite, una miseria. Nessuno si è mai salvato dopo aver raccolto così pochi punti nel girone d'andata. Risalire la china è un dovere, almeno una delle due dovrà provare a salvarsi. Vedere due piazze così importanti finire in B potrà essere un duro colpo.
VOTO 2 A...BENEVENTO, PARMA E CROTONE
Hey, nel 2021 in serie A ci sono state anche loro! Qualcuno le ricorda? Il voto così basso non è da riferirsi solo alla retrocessione subita ma anche al loro ruolino in B quest'anno. Il Benevento paga un girone di ritorno ai limiti del disastroso: solo una vittoria, quella clamorosa a Torino contro la Juventus, e un crollo incredibile dopo i 25 punti e il decimo posto nel girone d'andata. Il Parma e il Crotone, invece, dopo aver trascorso il campionato scorso da spacciate, stanno facendo se possibile, ancora peggio in B. I ducali, favoritissimi alla vigilia, vivacchiano appena sopra la zona play-out. I pitagorici sono addirittura terzultimi e sembrano indirizzati verso una seconda retrocessione consecutiva.
VOTO 1 AL...CASO SALERNITANA
Imbarazzante, ai limiti del grottesco, quello che sta capitando in questi giorni in casa Salernitana. La squadra per quanto fatto sul campo nella prima metà dell'anno, meriterebbe un 10: promozione per nulla scontata dopo 22 anni. Ma il dopo lascia sgomenti: il teatrino sulla multiproprietà, iscrizione a rischio, poi concessa ma con la A che ora potrebbe sfuggirle di mano a stagione in corso e vedere così un campionato monco, a 19 squadre e con la classifica da riscrivere. No, non sarebbe un bel biglietto di presentazione del nostro massimo campionato. Perché concedere la deroga a giugno se poi ora deve finire così? Domande a cui anche la Figc dovrebbe dar risposte o quanto almeno riflettere.
Caro lettore, dopo aver letto l’articolo, sei d’accordo con Canetti, Sarnataro o hanno preso una SVISTA entrambi?
A cura di GIUSEPPE CANETTI e TONY SARNATARO
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